Enoturismo: previsioni di crescita del 13,2% entro il 2034
Secondo l’ultimo rapporto di Future Market Insights la dimensione globale del turismo del vino crescerà del 13,2% CAGR nei prossimi dieci anni
INDAGINI E RICERCHE - Cresce l’interesse e l’attrattività del turismo del vino a livello globale, nuove regioni emergono come destinazioni ambite e ricercate, i territori investono in infrastrutture per rendere la propria offerta più appetibile, i viaggiatori prediligono la comunicazione on line sia per la scoperta di nuove direttrici sia per finalizzare le prenotazioni di viaggi ed esperienze e sono sempre più orientati dalla sostenibilità come driver di scelta.
Sono questi i principali aspetti relativi all’evoluzione del mondo dell’enoturismo che emergono dall’ultimo rapporto di Future Market Insights, società di ricerche e analisi di mercato, secondo il quale la dimensione globale del turismo del vino sarebbe destinata a crescere del +13,2% CAGR nei prossimi dieci anni, raggiungendo i 332,52 milioni di dollari entro il 2034.
Superata la difficile fase determinata dall’emergenza Covid che ha esteso i suoi effetti anche nella fase post pandemica influenzando la propensione al viaggio e alla scelta delle destinazioni, il tasso di sviluppo del settore dovrebbe recuperare i vecchi ritmi e aprire ad una serie di nuove opportunità potendo contribuire in modo significativo alla creazione di posti di lavoro e all’incremento delle attività commerciali locali.
Sul fronte della domanda secondo il rapporto gli enoturisti di tutto il mondo risulterebbero particolarmente desiderosi di accrescere le proprie conoscenze, alla ricerca di esperienze formative di approfondimento su diversi aspetti della vinificazione che consentano loro di comprendere quali siano i fattori impattanti su qualità e gusto del vino. L’interesse riguarderebbe anche uno sviluppo delle abilità nella degustazione e della conoscenza delle varietà di uva.
I territori del vino si stanno già muovendo per venire incontro alle esigenze emergenti promuovendo attivamente le loro offerte e investendo in infrastrutture enoturistiche che consentano di mettere in mostra il loro patrimonio vitivinicolo unico in grado di fare anche da volano per la scoperta di storia, cultura e tradizioni locali, con un impatto positivo sulle comunità intese in senso più ampio.
Percorsi e strade del vino, mappe, itinerari, che possano guidare i turisti attraverso le regioni evidenziando la presenza di cantine lungo il percorso, insieme a eventi, festival del vino, degustazioni e workshop sarebbero solo alcune delle formule impiegate per creare delle vetrine delle produzioni locali ed attrarre visitatori. L’adozione di pratiche sostenibili e biologiche da parte delle aziende vitivinicole rappresenterebbe un plus per i turisti sempre più sensibili al tema della sostenibilità.
Il principale canale di comunicazione sarebbe quello on line. Secondo il rapporto le prenotazioni dirette attraverso i siti web delle cantine rappresenterebbero una quota significativa dei ricavi (38,7%) con i social media e le esperienze virtuali a svolgere un ruolo di spinta rendendo il turismo del vino accessibile e coinvolgente. I progressi della tecnologia sarebbero considerati essenziali anche in un’ottica prospettica per personalizzare sempre più le esperienze dei visitatori e semplificare le operazioni, dalla prenotazione alla fruizione dei diversi servizi.
Tra le destinazioni emergenti il rapporto segnala la Moldavia che sarebbe sempre più ricercata dagli appassionati per le sue grandi cantine sotterranee e il suo patrimonio storico del vino, e la Croazia dove ad essere vincente sarebbe la combinazione tra vino, gastronomia e agriturismi, in particolare nella penisola istriana.
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