In Italia solo un nonno su venti ordina cibo a domicilio
Il cibo a domicilio, almeno in Italia, non è per la terza età.
Secondo un'indagine dell'azienda produttrice di pentole Lagostina, realizzata in occasione della Festa dei Nonni su un campione di 400 italiani equamente distribuiti tra Nord, Sud e Centro Italia, in Italia solo un nonno su venti ordina pasti a domicilio; il resto preferisce cucinare da sé.
Il sondaggio è stato condotto alla luce dello studio del laboratorio AgeLab del Massachusetts Institute of Technology di Boston che indaga sulle abitudini quotidiane degli over 85.
A differenza di quanto avviene in Italia, negli altri paesi i nonni preparano un pasto in soli cinque minuti, e sperimentano le consegne a domicilio.
La ricerca di ingredienti salutari accomuna i nonni delle due sponde dell'oceano. Tre nonni italiani su cinque affermano di essere consumatori abituali dei cosiddetti superfood e 1 su 5 afferma di aver conosciuto e di apprezzare cibi e spezie, anche esotiche, grazie alle richieste dei propri nipoti.
Tra i piatti che nonni e nipoti dichiarano di cucinare assieme è la pasta asciutta (38%) a farla da padrona: preparata con sughi di verdure, pesce o carne. Seguono i risotti (27%), le lasagne (19%) e la pasta fresca all'uovo (9%). Tra i secondi gli arrosti (31%), le polpette (22%) e le cotolette (14%). Tra i dolci prevalgono le crostate (29%) e le frittelle dolci (16%).
Una passione per la cucina tra i più anziani che è molto evidente: sono i nonni che insegnano a cucinare ai loro nipoti, tramandando una tradizione culinaria di generazione in generazione; il grande chef Cannavacciuolo, ad esempio, racconta di aver imparato dalla nonna la prima ricetta: pasta mischiata con i fagioli.
Compila il mio modulo online.
Ti potrebbe interessare anche
World Pasta Day: 4.000 km di spaghetti ordinati su Deliveroo nell'ultimo anno
Redazione 23 Ottobre 2020 22:30
Il 2018 di Deliveroo: dal boom dei rider ai 100 piatti più popolari
Redazione 19 Dic 2018 04:30
Particolare Milano: al via delivery e asporto. Ridotti i tavoli in sala
Redazione 5 Maggio 2020 01:30