Lo stile italiano del Pinot Grigio DOC delle Venezie al Vinitaly
Con oltre 70 etichette e forte del grande interesse riscontrato sulla scena internazionale in occasione delle ultime rassegne fieristiche - da Wine Paris a Prowein - la DOC delle Venezie, prima denominazione italiana per dimensione territoriale, arriva a Vinitaly con un fitto programma di appuntamenti e degustazioni per presentare la seconda vendemmia a buyer internazionali, operatori di settore e stampa specializzata. Al centro del programma del Consorzio, quest’anno, sarà il concetto di “Stile Italiano”, leitmotiv della campagna di comunicazione e promozione della nuova DOC del Triveneto e risultato del lavoro che la denominazione sta portando avanti con l’obiettivo di dare una caratterizzazione territoriale e una nuova identità qualitativa al vino bianco fermo più esportato al mondo. Questo Stile, che è stato in grado di attrarre i consumatori internazionali più esigenti, pronti ad apprezzare l’originalità del vino oltre al suo valore, sarà messo sotto i riflettori di tecnici, degustatori, produttori e giornalisti nel corso dell’incontro tra Albino Armani, Presidente del Consorzio DOC delle Venezie, e Alessandro Torcoli, Direttore di Civiltà del Bere, organizzato per Domenica 7 aprile alle ore 15.30 (International Buyer’s Club, Galleria 2/3): un confronto, tra dialogo e degustazione, mirato a far comprendere ed esaltare lo Stile Italiano del Pinot grigio Doc delle Venezie rispetto ai Pinot grigio di altri paesi del mondo.
Pinot Grigio Doc delle Venezie: qualità e controlli
“Il lavoro intrapreso dalla nostra denominazione – dichiara Albino Armani – vuole garantire un Pinot grigio che si distingua per stile e qualità, grazie a una riduzione delle rese per ettaro e a una meticolosa attività di controlli e analisi organolettiche. Il nostro obbiettivo è quello di offrire un vino che vada oltre il vitigno per mostrarsi con un’immagine diversa in cui emergano territorialità e qualità”. Sono oltre 25.000 gli ettari di Pinot grigio DOC delle Venezie estesi su una vasta area produttiva che unisce Trentino, Friuli e Veneto: tre regioni che hanno raccolto la sfida di riposizionare il Pinot grigio italiano, sostenendolo con un’identità territoriale forte e precisa, raccontandone la storia. Quasi la metà della produzione mondiale di questo vitigno proviene dall’Italia, dove tra Friuli, Trentino e Veneto si concentra l’85% di prodotto. Un vino con una forte propensione all’export, considerato che la quasi totalità del Pinot grigio italiano prodotto in questo areale viene venduta oltre confine: gli Stati Uniti assorbono infatti il 37% della quota export, seguiti da Gran Bretagna con il 27% e Germania al 10%. “A Vinitaly – continua Albino Armani – presenteremo in degustazione la seconda vendemmia del Pinot grigio DOC delle Venezie dopo un’annata commerciale che ci ha riservato buone soddisfazioni. Abbiamo la grande responsabilità di difendere e valorizzare questa denominazione in un contesto internazionale di mercato dove si evidenziano segnali di difficoltà che riusciremo a superare solo puntando con decisione su qualità, identità e controlli”.
Programma a Vinitaly
Domenica 7 aprile H 15.30-16.30 INTERNATIONAL BUYER'S CLUB - GALLERIA 2/3 Stili a confronto: il Pinot grigio sulla mappa del vino, con Alessandro Torcoli, Direttore Civiltà del Bere Martedì 9 aprile H 14.00 Regione Veneto (Pad 4. D 4) - Degustazione Pinot grigio Doc delle Venezie Mercoledì 10 aprile H 14.00 Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, ERSA (Pad 6. C 8) - Degustazione Pinot grigio Doc delle Venezie






