Nuova Accademia Vergnano a Chieri: alta formazione nell'arte del caffè
Caffè Vergnano inaugura la nuova Accademia Vergnano a Chieri sulle colline di Torino e torna alle origini, dove Domenico Vergnano nel 1882 fondò l'azienda.
La nuova Accademia, aperta a partire da martedì 2 ottobre, ha sede nella storica villa di famiglia del XIX secolo, ristrutturata e ridisegnata dal team di architetti di Caffè Vergnano per diventare centro di eccellenza dedicata all’arte del caffè.
Una scuola, quindi, di alta formazione, dove accogliere baristi e professionisti. Dai fondamentali “Barista Skill” alle tecniche di estrazione e brewing più contemporanee, dalle tecniche di latte art ai moduli “sensory” per la degustazione. A questi si aggiungono i corsi pensati per supportare i baristi nella gestione quotidiana del proprio locale: cocktail & bar tender, estratti e succhi, aperitivi, management e food cost.
Tutti i corsi sono tenuti dallo staff Accademia Vergnano: un team di 15 baristi (tra cui due trainer SCA) per offrire il meglio nel campo della cultura del caffè.
L'Accademia è stata concepita come una casa, pensata per raccontare una storia di famiglia, trasmettere una passione e un saper fare che si tramanda da quattro generazioni.
La nuova Accademia Vergnano sarà aperta anche al pubblico, con incontri pensati per appassionati e intenditori che vogliono avvicinarsi al mondo affascinante del caffè.
La Certificazione SCA: Premier Training Campus
L’Accademia Vergnano è certificata Premier Training Campus dalla SCA - Specialty Coffee Association, l’organizzazione che certifica a livello internazionale gli standard qualitativi in termini di formazione nel mondo del caffè. Il Training Campus di Caffè Vergnano è ora autorizzato per tre moduli Coffee Diploma System: Barista Skills, Brewing e Roasting. Questo significa che l’Accademia Vergnano apre le sue porte a tutti i baristi italiani che intendono frequentare corsi e sostenere gli esami per diventare professionisti certificati SCA, quello che in modo più immediato può essere tradotto per il “sommelier del caffè”. La certificazione SCA è stata attribuita all’Accademia Vergnano a seguito di un’ispezione da parte degli ispettori dell’Association. Questi hanno valutato non solo la qualità dei corsi offerti e la preparazione dello staff (composto da 15 persone, di cui due SCA Trainer), ma anche le caratteristiche della struttura: attrezzatura, qualità dell’acqua, luminosità, ventilazione, temperatura, qualità dell’aria e isolamento acustico. Tutti parametri fondamentali per creare un ambiente perfetto per la degustazione del caffè.Caffè Vergnano e la formazione
L’Accademia Vergnano rappresenta un traguardo importante per l’azienda di Torino. La formazione è da sempre una componente fondamentale di Caffè Vergnano. Nata nel 2005 in uno spazio adiacente all’azienda a Santena, negli anni è diventata un progetto modulabile e replicabile. Le sedi si sono infatti diffuse in Italia (10) e nel mondo (in sette Paesi).
Punto di incontro tra l’esperienza secolare dell’azienda e chi “sta dietro il bancone”, l’Accademia è molto più di una semplice scuola: è, infatti, un vero e proprio luogo di scambio e crescita, dove condividere la passione per il caffè e le sue tradizioni, la continua ricerca della qualità e sviluppare una crescita professionale per offrire al consumatore qualità “perfetta” e servizio impeccabile. “La nostra Accademia, e tutto il progetto formativo che le ruota intorno, sono una risposta concreta alle esigenze dei nostri baristi. Negli ultimi anni abbiamo notato una sempre crescente dedizione: il caffè è più che mai una materia che appassiona e stimola i baristi. C’è una volontà sempre più evidente di specializzarsi e diventare esperti. – dichiara Enrico Vergnano, Direttore Horeca Italia - Vogliamo che questo luogo magico diventi la casa dei nostri clienti, sogniamo che in questo luogo si formino i migliori baristi pronti per esaltare al massimo le nostre miscele”.
Aggiunge Pietro Vergnano, Responsabile dell’acquisto materie prime “Le nostre miscele sono un concentrato di tradizione e saper fare. Ho scelto di seguire il mestiere di mio padre perché credo sia un’arte affascinante. Selezionare le origini, definire la tostatura per ottenere il meglio da ogni chicco e combinare tra loro le note speziate dell’Africa con quelle più floreali dell’Asia”.