Puglia. È ufficiale: stop per tre anni alla pesca dei ricci di mare
Dallo scorso 5 maggio e per i prossimi 3 anni una nuova legge regionale vieta in Puglia la pesca dei ricci di mare per consetire il ripopolamento dei fondali marini
È entrato in vigore venerdì 5 maggio il provvedimento già approvato lo scorso 28 marzo - e di cui vi abbiamo parlato in questa news - che vieta per i prossimi tre anni la pesca di ricci di mare nelle acque pugliesi per consentire il ripopolamento dei fondali.
Questa nuova norma riguarda esclusivamente la pesca e quindi non vieta la commercializzazione dei ricci di provenienza extra regionale (ovviamente tenendo conto che l'origine del prodotto deve essere certificata) anche per i ristoratori. Vigilerà la Guardia Costiera per il rispetto delle nuove norme.
“È una legge che mette d’accordo pescatori, ambientalisti e tutti gli amanti del mare – evidenzia il consigliere regionale Paolo Pagliaro, – e che è utile anche per il ripopolamento di tutti i pesci perché la pesca intensiva dei ricci di mare può determinare anche la riduzione del pesce costiero che se ne ciba. Quindi denunciamo chi non rispetta una legge che speriamo diventi modello anche per altre regioni, per ridare vita non soltanto ai ricci di mare ma all’intero ecosistema marino”.
“È arrivata in tempo, questa legge – dichiara Lara Marchetta, delegata WWF Puglia – ma sicuramente sarebbe stato bene approvarla già qualche tempo fa perché sicuramente questo è un problema che affligge le coste pugliesi da un po’ di tempo. È un problema ambientale ma anche per l’economia, per chi vive di questo. E ci auguriamo che questa legge possa produrre gli effetti sperati”.
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