Qualità ed eccellenza del Made in Italy per la ripartenza del comparto Food

Qualità, sostenibilità e innovazione della filiera agroalimentare i focus sviscerati dai protagonisti del webinar ISTUD sul comparto food.

1 Lug 2020 - 01:35
Qualità ed eccellenza del Made in Italy per la ripartenza del comparto Food
Qualità, sostenibilità, innovazione nella filiera agroalimentare italiana. Sono i focus del webinar organizzato da ISTUD, la Business School di Baveno – Lago Maggiore, che quest’anno compie 50 anni di attività e che lancerà la seconda edizione del Master in Food & Beverage Management a novembre. Dall’incontro in live streaming svoltosi lunedì 29 giugno, è emersa l’importanza – specialmente in questo 2020 caratterizzato dall’emergenza sanitaria covid – di innovare e tracciare nuove vie per il settore agro-alimentare italiano. In un mercato in contrazione, una possibile ricetta per ripartire è l’attenzione ai dettagli, alle materie prime, la cura verso la sostenibilità. Il Made in Italy – per i relatori dell’evento online  – in questa dimensione può esprimere la sua essenza più profonda, valorizzando un DNA che è parte integrante di un nostro modo di vivere e interpretare le cose. L’autenticità, l’artigianalità, “il buono e il bello” come capitoli di un rilancio vero.  width=Per Ernesto Iaccarino, Chef dello storico Don Alfonso 1890, punta di eccellenza della ristorazione della Penisola nel mondo: «noi cuochi dobbiamo essere i custodi della bio-diversità italiana e lo stimolo agli artigiani e a tutti i soggetti della filiera per puntare su qualità e sostenibilità». Lo chef con doppia stella Michelin aggiunge: "L’Italia è il Paese che ha la più grande bio-diversità. Uno dei trend emergenti è quello di andare nella direzione di mangiare sano e sostenere il pianeta. Questa una possibile ricetta per la ripartenza".  width=Cristina Brizzolari, Founder Riso Buono, azienda che produce riso nella fascia premium e ha tra i suoi clienti i più importanti ristoranti italiani, parte da un segnale di speranza: "I campi quest’anno sono andati avanti, la produzione non si è fermata, il riso è bellissimo”. E prosegue ponendo, come Iaccarino, l’accento sui temi della sostenibilità: "Coltiviamo con i principi di biodiversità e dobbiamo guardare al futuro con questi fondamenti: oggi fare bio fa moda, ma penso che coltivare bio significhi seguire dei principi sani di agricoltura, controllando tutti i passaggi di filiera. Ci vuole un ritorno alle tradizioni e a ciò che hanno fatto i nostri antenati, con il supporto delle nuove tecnologie sostenibili".  width=Fabio Russo, Direttore Responsabile Horecanews, punta sull’importanza strategica della comunicazione nel settore agro-alimentare: "Oggi la comunicazione è tutto. Sapere il modo in cui un prodotto è stato raccolto, lavorato, cucinato dà una percezione e un valore diversissimi di ciò che si mangia, comprendendo tutto il lavoro della filiera".  width=Per Claudio Papa, Owner Dolceamaro, storica azienda molisana del cioccolato: "Per noi una azienda di successo deve avere allo stesso tempo le radici, ossia un collegamento con il meglio di un territorio, e le ali. E in questo caso i giovani sono una risorsa vera per le organizzazioni, in quanto sanno innovare e intercettare i cambiamenti del sistema". E ancora: "Il mondo tornerà alle produzioni agrarie nazionali. Prodotti e mercati alimentari sempre più rispettosi dell’ambiente necessitano di competenze trasversali di management".  width=Edmondo Angelaccio, General Manager King of Truffles, società produttrice ed esportatrice di tartufo nella fascia premium in tutto il mondo: "Da subito, quando abbiamo iniziato l’attività, abbiamo capito che il tema della qualità era un aspetto di posizionamento fondamentale. La qualità la si vive a 360 gradi: non è solo il prodotto, è anche servizio, vendita, assistenza, comunicazione”.  width=Ha moderato e chiuso l’incontro Deborah Palma, Direttore Scientifico del Master in Food & Beverage Management ISTUD: "Il master partirà il prossimo 9 novembre con 4 mesi full time in aula e 6 mesi di stage. Nel nostro Master uniamo la conoscenza specifica del settore Agri-food a competenze manageriali, digitali, relazionali. Il taglio è esperienziale, con project work commissionati direttamente dalle aziende partner del programma. Incontri come quello di oggi testimoniano la vicinanza del nostro percorso al mondo produttivo italiano, con le sue eccellenze assolute".