Richemont Club promuove l'evoluzione del panificio, con nuove strategie di comunicazione
Spunti e riflessioni per l'evoluzione del comparto sono emersi a Panevero Festival: il primo di una serie di eventi per portare Richemont e i suoi membri al grande pubblico
Spunti e riflessioni per l'evoluzione del comparto sono emersi a Panevero Festival (3-4 settembre, Brescia): il primo di una serie di eventi per portare Richemont e i suoi membri al grande pubblico
C'è fermento nel mondo Richemont Club e la parola, parlando di pane, non è casuale. È quanto emerso nel corso di Panevero Festival, svoltosi presso il Castello di Brescia (una delle due città sede dell'Associazione, l'altra è Alberobello) il 3 e 4 settembre scorsi. Iniziativa creata in collaborazione con Brescia nel Piatto, il sostegno di We Love Castello e patrocinata dal Comune ospitante.
Location bresciana, ma respiro nazionale: quanto delineatosi nel corso della due giorni riguarda infatti tutto il mondo del pane, da nord a sud. “Il panificio oggi non è più solo panificio: la realtà odierna è multitasking. – ha commentato Fabrizio Zucchi, segretario e tesoriere del Club – Per crescere? Specializzarsi, offrire nuovi servizi, fare storytelling”.
E Richemont si propone di rendersi promotore e portavoce di una nouvelle vague per la panificazione artigianale, raggiungendo il grande pubblico attraverso una vera e propria “cultura” di prodotto. Panevero Festival, che ha raggiunto con successo il target del consumatore finale, è stato la prima tappa di questo percorso.
La due giorni ha infatti visto un folto programma di iniziative eterogenee, a partire dalle “Chiacchiere di pane” con illustri relatori come Carlo di Cristo, biologo specializzato sui temi della panificazione, Antonio Pacella, medico nutrizionista, e Stefania Pompele, sensory analysis specialist, ma anche i rappresentanti di Richemont Club tra Brescia e dintorni: oltre a Fabrizio Zucchi sono intervenuti Bruno Andreoletti, Beniamino Bazzoli, Alessandro Bresciani, Massimo Ciatti, Matteo Manuini, Mauro Marini, Mauro Massetti, Michele Novara, Francesco Panicchi, Paolo Piantoni e Paolo Zambarda.
Non sono mancate degustazioni guidate, brunch, merenda, il laboratorio "Il Lievito madre: mani in pasta" e altre iniziative che hanno coinvolto trasversalmente tutte le generazioni, dagli adulti ai più piccoli.
Partner ufficiale di Panevero, Colli dei Longobardi - Strada del vino e dei sapori, mentre i partner tecnici sono stati CAST Alimenti, Al Berlinghetto, Goodmorning Paper, Formaggi Trevalli.
“Come Richemont ci proponiamo di creare altri eventi di questo tenore: l'obiettivo per l'imminente futuro è di portare a conoscenza del grande pubblico cosa significhi acquistare presso un panificatore membro del Club. Essere parte dell'associazione deve diventare un valore tangibile per i nostri associati, con ricadute positive in termini di visibilità e pregio”.
Per entrare in Richemont gli aspiranti membri devono infatti rispettare alti standard qualitativi in termini di materie prime, lavorazione e prodotto finito, superando un esame. Solo allora un panificatore si potrà fregiare del titolo di associato. Un sinonimo di qualità certificata da una realtà che, in modo obiettivo e super partes, si fa garante per il consumatore di determinati canoni e caratteristiche.
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