Turismo: ad agosto circa 23,8 milioni di italiani saranno in viaggio
Dopo il primo weekend da bollino nero, e due mesi che hanno fortemente risentito del meteo incerto, è possibile tracciare le prime stime per valutare l’andamento del turismo per agosto, il mese delle vacanze per ecellenza.
Stando ai dati diffusi da Assoturismo Confesercenti basati su un monitoraggio dei principali portali turistici italiani (Trivago, Airbnb, Booking.com), l’inizio di agosto fa ben sperare per gli albergatori: il 3 e il 4 agosto il 78% delle strutture ricettive è risultato prenotato; dopo un avvio di stagione decisamente sottotono questi primi dati fanno ben sperare per l’andamento positivo di tutto il mese.
A darne ulteriore conferma è l’analisi condotta da Coldiretti/Ixè secondo la quale sono ben 23,8 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio ad agosto per concedersi almeno un giorno di vacanza.
Come abbiamo già accennato in precedenza, il meteo incerto di maggio e giugno ha rafforzato la tendenza alla partenza durante il mese di agosto: per 1 italiano su 5 il soggiorno durerà 1 o 2 settimane, il 3% resterà fuori, invece, un intero mese.
La spesa media destinata dagli italiani alle vacanze estive è di 779 euro per persona in aumento del 5% rispetto allo scorso anno.
Un terzo degli italiani (33%) – sottolinea la Coldiretti – resterà comunque al di sotto dei 500 euro di spesa, il 42% tra i 500 ed i 1000 euro, il 18% tra i 1000 ed i 2000 euro mentre percentuali più ridotte supereranno questo limite. Circa 1/3 della spesa secondo la Coldiretti viene destinata all’alimentazione.
La maggior parte degli italiani (86%) non si allontanerà dal Belpaese per le ferie, ma si registrano in crescita le scelte verso destinazioni dell’Africa – Tunisia e Egitto – negli scorsi anni decisamente abbandonate.
Il mare resta sempre la meta preferita degli italiani (70%) in crescita – secondo Confindustria Alberghi del 3% rispetto lo scorso anno, seguito dalla montagna. Non manca la ricerca di luoghi meno affollati come la campagna (8%), mentre subisce un rallentamento (-2%) la scelta delle città d’arte, con Venezia come unica eccezione.
Per quanto riguarda gli alloggi oltre la metà sceglierà case di proprietà o in fitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche alberghi, bed and breakfast, villaggi turistici e gli agriturismi che nelle 23mila strutture fanno segnare un aumento del 3% rispetto allo scorso anno. Una crescita interessante dovuta soprattutto alla qualificazione dell’offerta e all’ottimo rapporto qualità prezzo.
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