Un comitato difende con orgoglio gli "spaghetti bolognesi"
Bologna è una delle patrie della gastronomia italiana, ma quando si parla di pasta, si pensa ai tortellini ed alle tagliatelle, non certo agli spaghetti che appartengono maggiormente alla tradizione di altre città italiane.
Si tratta, però, di un'affermazione che il Comitato per la Promozione della Ricetta originale degli spaghetti bolognesi contesta. Il ragù bolognese, secondo i promotori dell'iniziativa, può ben sposarsi con gli spaghetti,piatto della tradizione bolognese almeno come le tipiche paste ripiene ritenute più nobili.
La ricetta degli spaghetti al ragù è stata registrata a San Giorgio di Piano (Bologna) l'11 settembre 2016, ma in tanti sostengono che il ragù può accompagnare solo le tagliatelle e la lasagna al forno.
Il comitato promotore della ricetta, però, ribatte: il piatto rispetta le caratteristiche della tradizione ma con alcune attualizzazioni pensate per esaltare il gusto. "A Bologna abbiamo sempre mangiato spaghetti. Ovviamente non come piatto ricco e nobile", spiega l'avvocato Gianluigi Mazzoni del Comitato per la Promozione della Ricetta originale degli Spaghetti bolognesi. "Per quello - aggiunge - ci sono sempre state tagliatelle e tortellini, ma è una inesattezza storica dire che gli spaghetti non facciano parte della nostra tradizione".
Fonti storiche rilevano, infatti, che gli spaghetti bolognesi erano un piatto di recupero sin dalla seconda metà del Cinquecento, un piatto per evitare gli sprechi, nel quale al ragù avanzato si aggiungevano verdure, un tritato di sedano, carote, cipolle maiale e piselli.
Con la rinascita di un orgoglio legato a questo piatto, il Comitato promuove eventi di approfondimento, come degustazioni organizzate in collaborazione con il Centergross, il polo europeo dedicato al fast fashion made in Italy che ha scelto di presentare il piatto in tutte le fiere internazionali a cui parteciperà, tra i primi The Gallery, in programma a Dusseldorf dal 21 al 23 luglio.
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