L'uva di Emilia: l'azienda agricola Blasi rinasce
L'Azienda Agricola Blasi si fonda su alcuni imprescindibili punti: produrre in modo tutto naturale uva da tavola di ottima qualità, applicando insieme le tecniche dell’agricoltura organica e rigenerativa e i disciplinari dell’agricoltura biologica, riuscire a venderla sul mercato locale a un prezzo al pubblico accessibile, uguale a quello dell’uva prodotta utilizzando i tradizionali fertilizzanti e anticrittogamici.
Una sfida e una scommessa questa che Emilia Blasi, quarantenne grottagliese, ha deciso di lanciare al mercato dopo aver preso in mano le redini dell'azienda di famiglia.
La sua è la storia di chi decide di partire da Grottaglie a 18 anni per andare a studiare a Roma, dove si è laureata in Scienze politiche. Qui trova un lavoro stabile, si sposa e ha due figli. Ma 16 anni dopo, Emilia segue il cuore e decide di tornare a Grottaglie per gestire l'azienda, con marito (che per amore fa il pendolare da Grottaglie a Roma) e i figli. L'azienda di famiglia non poteva più essere seguita dai genitori, con tanti anni di lavoro sulle spalle, né dai fratelli che si erano trasferiti per lavoro in altre città, facendo scelte diverse.
Il fondo dell’Azienda Agricola Blasi è di sei ettari, di cui due e mezzo a vigneto, coltivati a uva da tavola nelle varietà “Vittoria” e “Reginone”, e il resto a uliveto. Emilia Blasi ha deciso di diversificare radicalmente l’attività puntando su una “innovazione naturale” per differenziarsi sul mercato.
Nel fondo, per la prima volta in Italia in un vigneto da uva da tavola (secondo quanto afferma l'azienda), sta applicando da anni le tecniche e i disciplinari della “agricoltura organica e rigenerativa” che, nel rispetto assoluto della natura e della biodiversità, prevedono una serie di azioni per la rigenerazione del suolo, la corretta nutrizione delle piante e la piena sostenibilità.
Emilia Blasi nella vigna ha realizzato l'inerbimento del terreno, creando un ecosistema i cui microorganismi nutrono le piante, insieme a quelli dei biofertilizzanti, un piccolo santuario della biodiversità in cui volano farfalle e coccinelle, e in cui a breve installerà anche due arnie per le api.
Il risultato è un’uva senza residui chimici con un sapore naturale, bei grappoli i cui acini hanno giuste dimensioni e colori; in questa uva, inoltre, sono presenti i semi, al contrario delle qualità apirene tanto diffuse.
Di fatto, questo tipo di agricoltura è la naturale evoluzione della coltivazione “biologica”, e infatti da due anni Emilia Blasi sta già applicando integralmente il disciplinare per il “biologico” ed è in attesa della certificazione. L'attestato è propedeutico al raggiungimento di tutti quei mercati che lo richiedono.
Il vero salto di qualità potrebbe avvenire se arrivassero i finanziamenti regionali del bando PSR Puglia per il primo insediamento, una misura che agevola il passaggio generazionale delle aziende agricole: così nascerebbe la nuova Azienda Blasi, assistita dalle consulenti grottagliesi Carmen Valente e Maria Teresa Marangi.
In questa stagione il raccolto di uva da tavola “Vittoria” e “Reginone” dovrebbe essere complessivamente di 250 quintali, una produzione di eccellente qualità sia nella dimensione che nell’aspetto esteriore.
Non essendo una quantità eccessiva, per il momento l’idea di Emilia Blasi è quella di riuscire a venderla sul mercato locale proponendola direttamente ai rivenditori della zona: evitando i grossisti e i mediatori, infatti, sarebbe possibile offrirla ai consumatori a un prezzo accessibile.
I contatti di Emilia Blasi:
cellulare 333.7729143
mail: emiliablasi@gmail.com
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