Vietata la pesca di ricci in Puglia per i prossimi tre anni
Il consiglio regionale della Puglia ha vietato la pesca di ricci di mare per i prossimi tre anni, sia in ambito professionale che sportivo, per dare il tempo alla specie di riprodursi e crescere.
Con una legge appena approvata dal consiglio regionale della Puglia, la pesca dei ricci di mare viene di fatto vietata nelle acque della regione per i prossimi tre anni. La salvaguardia di questa specie ormai molto rara viene perpetrata vietando sia la pesca professionale che quella sportiva.
Nella proposta si legge che il riccio di mare necessita di tempi piuttosto lunghi per la sua fecondazione e il suo sviluppo. Risulta dunque necessario dare a questo frutto di mare il tempo di riprodursi e crescere, non solo per essere utilizzato in gastronomia, in quanto si legge nel testo della proposta di legge che da tempo i ristoratori pugliesi si approvvigionano da altre zone (come Spagna e Grecia), ma anche per la sua funzione di "spazzino" del fondo roccioso, un'attività necessaria per salvaguardare l'ecosistema marino.
La quantità di ricci nelle acque italiane, frutto di mare prelibato e molto richiesto, è calata dappertutto, e non solo in Puglia. Il tema della necessità di periodici fermi è sempre stato al centro del dibattito ambientalista.
Oggi la Legge regionale "Misure di salvaguardia per la tutela del riccio di mare" dà una risposta netta e precisa alla questione. Il fermo è fissato almeno fino al 30 aprile 2025, quando verrà fatta una valutazione sull'efficacia del divieto e sulla situazione della popolazione di ricci nelle acque regionali.
Ciò che fa discutere è, principalmente, l'attività di controllo che andrebbe effettuata con una legge come questa. Il divieto assoluto, perché venga rispettato, dovrebbe essere seguito da un capillare sistema di deterrenti alle attività illecite. È infatti impossibile controllare direttamente le centinaia di km di costa della Puglia, è invece più probabile che i controlli vengano effettuati nei ristoranti o all'attracco delle barche, controllando il pescato.
Come ricorda ilpost.it, alla fine del 2021 una legge simile venne approvata in Sardegna, ma i pescatori di ricci organizzarono proteste tanto efficaci da modificare la legge. Il 30 novembre 2022 è stato infatti approvato un ddl per riaprire la pesca dal 1° dicembre al 30 aprile 2023, ma con delle restrizioni, come ad esempio la possibilità di pescare solo dal mercoledì al sabato e nella fascia oraria 6-13.
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