Afidamp: lettera aperta a Conte per ribadire l'importanza della filiera della pulizia professionale
Il presidente Afidamp, Riello, scrive una lettera aperta a Conte richiedendo di inserire le attività di produzione e distribuzione di macchine e attrezzature per la pulizia professionale e sanificazione tra quelle autorizzate ad operare.
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.
In una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicata sui principali quotidiani nazionali, Afidamp, associazione nazionale dei fabbricanti e rivenditori dei prodotti e delle tecnologie per la pulizia professionale (macchine, attrezzature, prodotti chimici e carta), ribadisce l’importanza della filiera della pulizia professionale, alcune categorie della quale sono state escluse dal DPCM 22 Marzo.
Infatti sia la produzione di macchine e attrezzature che la distribuzione di prodotti per la pulizia professionale sono state escluse dalle attività autorizzate a operare.
Tale esclusione potrebbe avere ripercussioni importanti sul rifornimento di strumentazioni essenziali allo svolgimento di pulizia e sanificazione riconosciute, tra l’altro, come operazioni fondamentali dallo stesso governo nel DPCM dell’11 marzo 2020.
Inoltre, come vi avevamo già raccontato in questa news, l'importanza delle operazioni di sanificazione è ritenuta fondamentale nella lotta al contrasto del COVID-19: come confermano due autorevoli studi, infatti, in assenza di una corretta e ripetuta procedura di igiene e disinfezione, il virus permane sulle superfici.
Il Presidente di Afidamp, Giuseppe Riello, dichiara che “l’impossibilità di rifornire gli operatori della pulizia e sanificazione comporta il rischio di compromettere gli sforzi del sistema sanitario e i sacrifici di un intero paese” e chiede quindi di “procedere tempestivamente all’inserimento delle suddette attività tra quelle autorizzate ad operare, riconoscendone l’importanza ai fini della salvaguardia della salute pubblica”.
Di seguito il testo della lettera firmata dal Presidente Riello
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