Approvato il D.Lgs Pratiche sleali, una vittoria per la filiera agroalimentare

È stato finalmente approvato il decreto legislativo che vieta le pratiche sleali nei rapporti commerciali della filiera agroalimentare.

5 Nov 2021 - 10:34
Approvato il D.Lgs Pratiche sleali, una vittoria per la filiera agroalimentare
Un grande risultato per tutti gli attori della filiera agroalimentare: è stato approvato in Consiglio dei Ministri lo schema di decreto legislativo che vieta le pratiche sleali nei rapporti commerciali della filiera agroalimentare, sia tra imprese che in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari, a prescindere dai rispettivi fatturati dei contraenti.
Il recepimento della direttiva europea, proposta dal Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi e dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, di concerto con i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della giustizia, dell'economia e delle finanze e del Ministro dello sviluppo economico, prevede l'introduzione di un livello minimo di tutela comune a tutta l'Unione europea e comprende un elenco di pratiche commerciali sleali vietate e un elenco di pratiche che saranno autorizzate solo se concordate in termini chiari e univoci al momento della conclusione dell'accordo di fornitura. Non sarà più possibile imporre condizioni contrattuali eccessivamente gravose, come ad esempio la vendita di prodotti agricoli/alimentari a prezzi al di sotto dei costi di produzione. Vengono così definitivamente riequilibrati i rapporti di forza tra le parti negli scambi commerciali, garantendo una posizione più equa per gli agricoltori e i produttori. Il Dipartimento dell'Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (ICQRF) è designato quale autorità nazionale di contrasto deputata all'attività di accertamento delle violazioni delle disposizioni previste.

La lotta alle pratiche sleali è una priorità per tutto il sistema agroalimentare italiano. Per questo è fondamentale l'approvazione definitiva che il Consiglio dei Ministri ha dato sul testo del decreto legislativo che attua la direttiva europea in materia” così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, in merito alla decisione appena espressa dal CDM. Stop alle aste al doppio ribasso e pagamenti equi e in tempi certi, mai sotto i costi di produzione “Sono queste alcune delle importanti novità che la norma contiene - prosegue il consigliere - e che possono aiutare tutte le nostre filiere ad essere più trasparenti e competitive”.

Regole che arrivano al momento giusto - dice Scordamaglia - quando una parte meno lungimirante delle fasi a valle della filiera sta respingendo al mittente le legittime richieste di aumento delle fasi a monte, schiacciate da aumenti inarrestabili dei diversi fattori produttivi” E continua “Non si può diventare “paladini anti-inflazione” solo quando fa comodo”.

Filiera Italia ringrazia il Presidente Draghi e il ministro Patuanelli per l'attenzione data ancora una volta al settore ed è già attiva per attuare la norma, proponendo in positivo i contratti di filiera come buona pratica commerciale. “Buon lavoro anche all'Icqrf - conclude Scordamaglia - che diventa autorità di controllo e da cui ci aspettiamo un vero salto di qualità su controllo e contrasto”.

Sulla questione Pratiche Sleali, Alleanza Cooperative è pronta a schierarsi al fianco delle proprie associate

L’approvazione definitiva del Decreto Legislativo sulle pratiche commerciali sleali è un’ottima notizia per il comparto agroalimentare perché consente di riequilibrare i rapporti tra i soggetti della filiera, dando maggior tutela alle imprese fornitrici di beni agricoli e alimentari. Non possiamo che esprimere quindi la nostra soddisfazione per la conclusione di un iter che ci ha visto sin dall’inizio tra i principali sostenitori”. Cosi Giorgio Mercuri commenta il via libero definitivo da parte del Consiglio dei Ministri al Decreto legislativo che recepisce la direttiva (UE) 2019/633 del Parlamento europeo in materia di pratiche commerciali sleali.

Il provvedimento giunge proprio in una fase di estrema difficolta delle imprese agroalimentari – spiega Mercuri – che stanno sostenendo un generalizzato aumento dei costi di produzione (dalle materie prime ai costi di energia, dai costi degli imballaggi a quello dei trasporti): grazie alla nuova legge, gli accordi commerciali in essere dovranno essere rivisti entro sei mesi dall’entrata in vigore della nuova disposizione al fine di uniformarli alle nuove regole  e questa potrebbe divenire l’occasione anche per riequilibrare i  prezzi ai maggiori costi di produzione”.

Le nostre organizzazioni di rappresentanza – prosegue Mercuri – sono pronte ad affiancare le loro 5.000 cooperative associate sia per presentare denuncia contro coloro che mettono in essere pratiche commerciali vietate, sia nell’eventuale risoluzione bonaria di controversie che dovessero coinvolgere le associate”.

L’Alleanza Cooperative Agroalimentari esprime infine apprezzamento “per il lavoro svolto dal Governo e dal Parlamento, che hanno accolto molte delle osservazioni e delle proposte da noi formulate: in particolare esprimiamo soddisfazione per l’avvenuto riconoscimento della specificità del rapporto intercorrente tra l’agricoltore socio e la sua cooperativa o la sua organizzazione di produttori, nonché l’aver previsto come facoltativa l’assistenza da parte delle organizzazioni professionali per la deroga sulla durata minima dei contratti”. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]

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