Beerlover: intervista a Luca Argentero, tra gli ideatori della nuova alcohol free
Luca Argentero, attore di successo da 20 anni, lancia Beerlover: la nuova birra analcolica made in Italy. Leggi l'intervista per scoprire di più!
BIRRE - Parola d’ordine: scompaginare. E non rimanere impigliato nelle maglie dei set, che bazzica con successo da 20 anni. Ma coltivare le proprie passioni, quelle per la cucina, per il buon cibo e per l’ottimo (e sano) bere. Senza tralasciare l’impegno per il sociale. Luca Argentero è così: attore e imprenditore al tempo stesso, neanche tanto per caso. Visto che lo scorso anno con un gruppo di amici (Fra, Gio, Lele e Michi) si è cimentato nel lancio, di grande successo, di Sodamore, bevanda analcolica a base di sambuco, camomilla, mirtillo, uva e rabarbaro.

Il cui nome si trasforma oggi in un vero e proprio brand dedicato in toto al mondo dell’analcolico: di cui Beerlover, birra alcohol free, è il primo prodotto, ideato lo scorso luglio nel segno di una convivialità diversa. Da condividere anche in locali come Signorvino (dove è al momento disponibile, oltre che on line). Perché, come ha dichiarato l’ad della catena, Federico Veronesi, “tra un sorso e l’altro non è un paradosso bere un bicchiere di analcolico”.
Ma come nasce questa nuova “amazing non-alcoholic birretta”, come declamato nel sottotitolo in etichetta? Lo abbiamo chiesto al suo ideatore-foodie-attore piemontese.

Argentero, perché inventarsi una nuova birra? E perché chiamarla Beerlover?
Tutto è nato dall’esigenza di poter gustare qualcosa di fresco, analcolico, Made in Italy e senza zucchero che però era impossibile da trovare sugli scaffali dei supermercati. Da qui l’idea di creare una bibita ad hoc, Sodamore, e cioè un “drink che sapesse di amore” per sé stessi e per gli altri, una sorta di invito a godere della vita con lucidità. Il passo successivo è stato la birra analcolica, bevanda che tra l’altro a me piace moltissimo. Ma sempre per celebrare la cura di sé, perché lucidità e autenticità sono una forma di amor proprio.
Ecco perché Beerlover.
Il trend delle bevande no alcol è in continua ascesa, con i più giovani, se non stimolati, sempre meno interessati alle grandi etichette o ai marchi storici, specie del vino. Beerlover si rivolge anche loro?
Le nuove generazioni, dalle tendenze salutiste, sono molto attente alle conseguenze negative della cattiva alimentazione e del pessimo bere. L’alcol viene spesso usato per facilitare la socialità, ma finisce per alterare lo stato psicofisico. E quando non si è pienamente sé stessi, non ci si può far conoscere in modo autentico. Con Beerlover vogliamo intercettare un trend ormai maturo: quello di chi cerca alternative analcoliche con valore e identità, amante del bere moderato.
Ma attenzione, noi non vogliamo eliminare l’alcol dalla vita delle persone: la nostra è una birra veramente buona, da bevitori, frutto di tante prove, non una chance in più o un semplice sostituto. Si presta però ad altre occasioni di consumo, per bere con gusto in ogni momento della giornata, restando però sempre lucidi e presenti a sé stessi.

Il fatto che sia Luca Argentero a produrla potrà essere di stimolo a un bere consapevole?
Io spero proprio di essere un buon esempio…
Anche le etichette sono tutte particolari: bianche ma con scritte diverse per ognuna delle 6 bottiglie della beer pack. Perché questa scelta?
Invece del messaggio nella bottiglia abbiamo optato per il messaggio sulla bottiglia… Addirittura una è stata lasciata volutamente bianca in toto, per lasciare a chi beve la possibilità di scatenare la propria creatività.
Quali tra i tanti? Chi mi ama mi beva. O esagerà, si può. Ma c’è anche il più classico: ti va una birretta?
Che dire? Doc, la birra è nelle tue mani
Con una tiratura al momento di 10.000 bottiglie, Beerlover è una birra analcolica in stile Lager. Colore dorato brillante, schiuma fine e luppolatura delicata la rendono estremamente beverina.
È prodotta in Polonia da Browar Maryensztadt.






