Burger Battle 2019: vince Antonio De Lauro del Garibaldi Steakhouse
Antonio De Lauro del Garibaldi Steakhouse di Monopoli in provincia di Bari è il vincitore dell’edizione 2019 della Burger Battle italiana, l’appassionante sfida all’ultimo burger, organizzata al Beer Attraction di Rimini da Unilever Food Solutions con il brand Hellmann’s, i dressing più famosi al mondo, Lantmännen Unibake Italia, leader nella produzione di pane per hamburger gourmet e Baldi Carni, l’azienda marchigiana, che ha inventato l’Angusburger.
Antonio ha avuto la meglio su altri 8 giovani chef finalisti, provenienti da tutta Italia, che si sono affrontati lunedì 18 febbraio nella grande arena di Beer Attraction in uno spettacolare showcooking.
Le fasi eliminatorie
Nelle avvincenti fasi eliminatorie i nove chef hanno proposto una loro ricetta esclusiva con prodotti a scelta. I tre finalisti, che si sono sfidati in una battaglia all’ultimo burger, hanno invece dovuto improvvisare un burger gourmet con ingredienti a sorpresa, trovati all’interno di un paniere: aloe vera, cavolo rosso riccio, tofu, uova di quaglia, petali di rosa, formaggio al vino, speck di anatra, essenza di bergamotto, noci pecan. Antonio De Lauro ha 28 anni ed è nato a Monopoli dove vive e dove ha inaugurato il Garibaldi Steakhouse insieme al fratello Giuseppe nel 2014. In semifinale ha vinto con “Agrumaro”: panino Tiger di Lantmännen, hamburger 200 gr Angus Irlandese Baldi, Hellmann’s Real Mayonnaise alla liquirizia, uovo fritto, puntarelle alla romana, arancia a vivo e Capocollo di Martina Franca croccante.La finale
In finale, nello scontro diretto con Rocco Camasta del The Butcher – Hamburgeria di Modugno e con Francesco Vallefuoco del Juicy Lucy Pub di Napoli si è aggiudicato il titolo di Re dell’Hamburger con il suo Rose&Duck, con panino integrale di Lantmännen, hamburger 200 gr Angus Irlandese Baldi, Hellmann’s Real Mayonnaise con essenza di bergamotto, misticanza con Hellmann’s Vinaigrette agli agrumi, petali di rosa tritati, noci pecan e speck di anatra. Oltre ai tre giovani finalisti, hanno partecipato alla sfida: Riccardo Pepe dello Smoky Burger di Lissone in provincia di Monza Brianza; Daniela Gheorghe del Cucchi Pub di Carbonera in provincia di Treviso; Luca Ticà del Junò Osteria Pizzeria di San Severino Marche in provincia di Macerata; Marianna Tiberio del Dal tramonto all’alba Pub di San Vito Chietino in provincia di Chieti; Simone De Matteis del White Rabbit di Roma; Giuseppe Rossetti del Be Steak - The Burger Bar a Rho Fiera in provincia di Milano.La Giuria
A coronare il Re del Burger Gourmet una giuria popolare, formata da visitatori di Beer Attraction e una giuria professionale, composta da: Roberto Arthemalle, socio di Birrerie Spiller, la prima birreria ristorante italiana, Antonella Avvinti, titolare della food truk agency Truk Queen, Giulia Brandi, concorrente Masterchef 6, Fabrizio Camer, responsabile eventi FIC, Pietro Roberto Montone, vice presidente Fic per il Sud Italia, Paola Bogataj, food engineering, consulente per la ristorazione collettiva, Marco Scardigli, responsabile Operation Lowengrube, Viviana Simeoni, responsabile Sviluppo prodotti Roadhouse, Rodolfo Guarnieri, giornalista di Bargiornale. L’evento è stato presentato da Valentina Pistoia, Chef, ristoratrice, imprenditrice, finalista nel programma Cuochi d’Italia. Il Re del Burger Gourmet 2019 si è aggiudicato il corso di formazione “La perfetta costruzione dell’hamburger” con gli chef e formatori di Unilever Food Solutions, Lantmännen Unibake e Baldi Carni.I 9 finalisti della Burger Battle 2019
- Antonio De Lauro del Garibaldi Steakhouse di Monopoli (BA). Vincitore della Burger Battle 2019. Garibaldi Steakhouse nasce nel 2014 dal progetto di Antonio e di suo fratello Giuseppe De Lauro. Tra hamburger, tagli di carne e sfiziose specialità, il menù offre al cliente la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di proposte dall'influenza internazionale, ma realizzate con prodotti regionali e rigorosamente freschi. Ha vinto la semifinale con “Agrumaro”: panino Tiger di Lantmännen, hamburger 200 gr Angus Irlandese Baldi, Hellmann’s Real Mayonnaise alla liquirizia, uovo fritto, puntarelle alla romana, arancia a vivo e Capocollo di Martina Franca croccante.
- Rocco Camasta del The Butcher – Hamburgeria di Modugno (BA). Rocco discende da tre generazioni di macellai: per questo fonde il sapere di questo mestiere con la passione per il cibo intercontinentale. Apre la sua prima attività nel 2008 a Modugno come macelleria e si rinnova nel 2017 dando vita a un bistro hamburgeria dove la carne la fa da padrona. Ha vinto la semifinale con “Dublino”: panino integrale cotto a pietra Lantmännen, hamburger 200 gr Angus Irlandese Baldi, Hellmann’s Vinaigrette al basilico, Hellmann’s Original BBQ, valeriana, Caprizola, Speck caramellato, Chutney di fragola e mirtilli.
- Francesco Vallefuoco del Juicy Lucy Pub di Napoli. Francesco è chef del Juicy Lucy, un pub e grill a Napoli che nel maggio 2017 apre a pranzo e diventa anche “Taberna” con piatti tradizionali napoletani. I suoi famosi panini sono ispirati allo storico hamburger americano, fatto con la migliore carne macinata e dal cuore di formaggio fuso, tutto grigliato. Ha vinto la semifinale con “Grandmother J.L.”: panino Tiger Lantmännen, hamburger di Scottona Baldi, Hellmann’s Citrus Vinaigrette, Hellmann’s Real Mayonnaise agli agrumi con limone e arancia con scorzette, scarola riccia alla carrettiera condita con sale, olio, peperoncino, provola di bufala, baccalà fritto impanato in farina e fritto in padella.
- Riccardo Pepe dello Smoky Burger di Lissone (MB). Il suo locale Smoky è un ristorante 2.0 dall'inconfondibile stile americano. Qui la scelta di prodotti di qualità è la regola: dalle carni cucinate con i metodi più tradizionali alle pizze e naturalmente i fantastici hamburger che promettono ad ogni assaggio un viaggio nel tempo.
- Daniela Gheorghe del Cucchi Pub di Carbonera (TV). Il locale di Daniela si chiama Cucchi Pub ed è nato nel 1986 a Carbonera in provincia di Treviso. È stata una delle prime paninoteche della provincia di Treviso e recentemente è stato rinnovato per offrire una vasta e gustosa gamma di panini, club sandwich e birre.
- Luca Ticà del Junò Osteria Pizzeria di San Severino Marche (MC). Luca ha 27 anni ed è cuoco da quando ne aveva 15. Oggi è chef del ristornate Junó Osteria Pizzeria, situato nella piazza di San Severino
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