Caffè Greco: oggi lo sfratto esecutivo per lo storico bar romano
È previsto per oggi 22 ottobre lo sfratto esecutivo che segna la fine di un'epoca, quella in cui il Caffè Greco, storico bar di via Condotti a Roma, ha rappresentato uno dei capisaldi della pausa caffè romana.
Nel gennaio 2018 la questione si era già posta ma non era stato trovato un accordo soddisfacente fra le parti.
La questione è economica e tutto ha inizio nel 2017. Proprietario dell'immobile di Caffè Greco in via Condotti è L'Ospedale Israelitico di Roma, il quale ha comunicato in una nota di tre giorni fa che "il contratto d’affitto con l’attuale gestore del Caffè Greco si è concluso nel settembre del 2017 e, a malincuore, l’Ospedale Israelitico, ha avviato ormai due anni fa la procedura di rilascio del locale non avendo trovato con l’attuale gestore un accordo economico in linea con il valore di mercato".
Un luogo storico che risale al Settecento, un punto di riferimento per la cultura e la storia del quartiere e della città: tanti i personaggi storici avventori del locale (Alberto Moravia, Arthur Schopenauer, Orson Wells e Pier Paolo Pasolini), una collezione d'arte con centinaia di opere esposte e aperta al pubblico. Come permettere che un tesoro culturale di tale calibro possa andare perduto?
La richiesta di affitto mensile raggiunge i 120mila euro, a fronte del precedente accordo economico che ne prevedeva 1/6 (meno di 20mila).
Che sia il capitolo di chiusura di un'epoca sembra ormai certo, l'Ospedale Israelitico è irremovibile, appoggiato anche dai giudici. Ma tante sono le realtà commerciali e le personalità che si sono unite alla protesta e a sostegno del Caffè Greco e dei suoi lavoratori, fra questi il critico d'arte Vittorio Sgarbi.
Un bene culturale, un luogo dove la storia e la cultura italiane si incontrano da secoli e ne fanno il cuore pulsante del quartiere romano.
"Il 22 ottobre apriremo regolarmente come tutti i giorni da 260 anni a questa parte" aveva dichiarato Flavia Iozzi a adnkronos, da 20 anni proprietaria del caffè romano con il marito Carlo Pellegrini.
Si attende grande fermento in via Condotti e tanta solidarietà per i gestori e i lavoratori del Caffè Greco, un luogo pregno di significato per Roma e l'Italia che non possiamo ignorare.
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