Chef Stefano Zanini del ristorante MoS ha vinto il Grande Cucina Talent Prize

Lo chef patron Stefano Zanini del MoS Ristorante a Desenzano del Garda si è aggiudicato il titolo di primo Grande Cucina Talent Chef 2022.

17 Giu 2022 - 07:02
Chef Stefano Zanini del ristorante MoS ha vinto il Grande Cucina Talent Prize

Una giuria d’eccellenza, oltre 400 candidature da Nord a Sud Italia, 12 finalisti, 4 vincitori a rappresentare le migliori promesse della cucina, della pasticceria da ristorazione, della mixology e dei responsabili di sala in Italia. Il premio è il Grande Cucina Talent Prize, il riconoscimento ufficiale istituito nel nuovo corso dello storico magazine Grande Cucina avviato con il nuovo direttore Federico Lorefice. Il fulcro della premiazione è stato l’individuazione di un vincitore e soprattutto di quelle che sono le nuove tendenze nel mondo dell’enogastronomia italiana e chi meglio le impersonifica con uno sguardo sempre rivolto al futuro.

I finalisti per il titolo di Grande Cucina Talent chef sono stati tutti under 35 Stefano Zanini, Federico Ferrari e Denis Iaccarini.

La Giuria d’eccezione ha infine decretato Stefano Zanini come Grande Cucina Talent Chef del 2022. Lo chef del MoS Ristorante di Desenzano del Garda ha preparato una Trota, caciucco di pasta di pesce di lago e ostrica del Delta del Po. Una creazione che reinterpreta in chiave “local” e sostenibile il tradizionale piatto toscano con il pesce di lago, tipico del territorio in cui è nato. “Un ringraziamento speciale lo riservo innanzitutto per l’invito da parte del direttore e per la fiducia riservatomi da Alberto Cauzzi nell’avermi proposto tra i candidati, a Federico Lorefice e alla sua equipe che hanno realizzato un evento fantastico e organizzato in maniera egregia nei minimi particolari... a Roberto Carcangiu che ha seguito noi chef in tutte le fasi di preparazione e esecuzione dei piatti”: così commenta a caldo lo Chef.  Durante l’evento sono stati poi premiati altri tre giovani talenti: per la special mention Sala Alessia Taffarel del ristorante Contraste, per la special mention Bere Miscelato Andrea Arcaini del Rita’s Tiki Room e infine Christian Marasca di Zia Restaurant per la special mention Pasticceria da Ristorazione.  width=

Stefano Zanini e il suo ristorante MoS

Stefano Zanini, classe 1991, forgiato da esperienze stellate e illuminanti come Alain Ducasse a Le Meurice, Norbert Neiderkofler al St Hubertuss in Alta Badia, Christian Puglisi al Relae di Copenaghen e Martina Caruso al Signum a Salina, decide di tornare in terra natìa per sviluppare il suo concetto di cucina complementare, MOS. “Cerco di portare avanti una radice, valorizzandola”: così Stefano comincia il suo racconto di quello che è ad oggi il suo pensiero gastronomico profondamente radicato nel territorio del Lago di Garda.

Una terra che, ad ogni piatto, si infila più o meno prepotentemente con ingredienti di Mare e di Terra. Nobilitare il Lago e la sua ricchezza è uno dei moti ispiratori dei piatti in Carta come lo Spaghetto ragout e bottarga oppure la Trota Marmorea, carciofo laccato e verdure invernali. Mattia Moro, 25 anni dirige la sala portando avanti con naturalezza e passione il pensiero gastronomico di Stefano, cercando di metterne in luce tutte le sfaccettature. Artefice di una Carta dei Vini snella, con forte accento sul territorio e sul mondo del vino naturale biodinamico. Ristorante con forte richiamo alla “Bell’Italia” degli anni 50, dove architettura e design erano in fermento idilliaco e colori accesi, geometrie e linee sinuose erano i tratti distintivi di un momento culturale indimenticabile. Ceramiche maioliche alle pareti e un bancone in legno intrecciato accolgono il cliente in un’atmosfera retro vintage.

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