DiVin Ottobre si fa in quattro per il terzo weekend
Venerdì 19 ottobre
Si comincia il 19 ottobre con «Degusta l'autunno», evento organizzato e ospitato dalle Cantine Monfort di Lavis dalle ore 17 alle 21, che sarà l’occasione per vivere la “regalia”, un’antica tradizione trentina che raccoglie in sé un momento conviviale, ma è soprattutto una forma di ringraziamento a quanti durante la vendemmia hanno lavorato per la raccolta dell’uva. Nell’arco della serata potranno essere degustati i vini della cantina abbinati all’orzetto preparato seconda la ricetta della tradizione, ma anche le castagne della Cooperativa Castanicoltori Trentino Alto Adige, i gelati della Gelateria Serafini, le mele de La Trentina e la birra artigianale di Maso Alto (per info tel: 0461 246353; email: chiarasimoni@cantinemonfort.it). Nella stessa giornata presso la Cantina La Vis, a partire dalle ore 20, si terrà una degustazione itinerante, chiamata «Fermenti e profumi d'autunno», grazie alla quale si potranno assaggiare i “vini nuovi” dalle vasche e dalle botti di legno. I prodotti enologici della casa abbinati ai salumi di Arturo Paoli Specialità Alimentari, alle mele La Trentina e ai prodotti ittici di ASTRO - Associazione Troticoltori Trentini e alle immancabili caldarroste renderanno il finale ancora più gustoso (prenotazione obbligatoria entro il 17/10. Info e prenotazioni tel. 0461 440150, vinoteca@la-vis.com).Sabato 20 ottobre
Sabato 20 con partenza alle ore 8.30 dal Green Grill - Info e sapori, a Grumes di Altavalle si potrà andare alla scoperta de «I colori del bosco», un trekking guidato nella natura, adatto anche agli amici a quattro zampe, tra tesori naturalistici e aree protette. L’iniziativa, organizzata dalla Rete di Riserve Alta Valle di Cembra - Avisio, in collaborazione con l’APT Altopiano di Piné Valle di Cembra e Sviluppo Turistico Grumes, prevede anche soste contemplative e degustazioni di prodotti tipici del territorio, come il miele dell’Apicoltura Marco Vettori, le tisane dell’Azienda Agricola Giove, le mele de La Trentina e i vini di Cembra cantina di montagna e di Società Agricola Zanotelli. Nella radura del Rifugio Potzmauer si assisterà poi allo spettacolo di teatro agri-culturale «Con i Piedi per Terra» (prenotazione obbligatoria entro il 18/10. Info e prenotazioni tel. 0461 683110, 327 1631773, infocembra@visitpinecembra.it, reteriservecembra@gmail.com). A Mas dei Chini di Martignano di Trento è in programma infine, sempre sabato 20, l’iniziativa «Alla scoperta del maso», caratterizzata da tre momenti distinti: percorso enogastronomico tra i vigneti, aperitivo in cantina e cena trentina in galleria, accomunati dalle eccellenze enogastronomiche locali e quindi i vini aziendali, i prodotti ittici dell'Azienda agricola troticoltura Armanini, i salumi della Macelleria Sighel e le mele de La Trentina (quota di partecipazione € 15 per percorso, € 15 per aperitivo, € 15 per cena, € 27 per aperitivo+cena, prenotazione obbligatoria entro il 17/10. Info e prenotazioni tel. 0461 821513, info@masdeichini.it).Premio La Vigna Eccellente... ed è subito Isera
Durante il secondo weekend di appuntamenti per la rassegna DiVin Ottobre, come vi abbiamo raccontato nella news dell'11 ottobre, si è svolta la XVII edizione del concorso “La Vigna Eccellente”, mirato a premiare il miglior vigneto di Marzemino.Clicca qui per leggere di più sul secondo weekend di appuntamenti con DiVin Ottobre.
Dei 47 vigneti in concorso, portati all'attenzione della giuria da 35 agricoltori per il primo e unico premio in Italia dedicato a valorizzare il lavoro in campagna e la cura delle vigne, si è distinto quello di Franco Scrinzi in località Corè a Marano di Isera. Un vigneto a pergola doppia su terreno morenico-fluvioglaciale decisamente adatto per la coltivazione del Marzemino. A premiare il viticoltore, lo straordinario equilibrio vegeto-produttivo con completa sanità delle foglie che sicuramente - come ha ricordato il tecnico della Fondazione Edmund Mach Bruno Mattè - non è il risultato del solo lavoro 2018 ma è frutto di anni di impegno e dedizione.
Secondo posto per Mario Frapporti e il suo appezzamento in località Brom, sopra ad Isera, su terreno alluvionale antico con alto tenore di argilla che ben si adatta alla coltivazione di Marzemino, ma con una parte ghiaioso-sassosa importante e quindi un buono scheletro. Una pergola semplice esposta ad est, per cui riscaldata sia dal sole del mattino che da quello pomeridiano, con sfogliatura e disposizione grappoli perfetta, oltre ad un'interessante eterogeneità produttiva dovuta ai 4 cloni presenti e una selezione massale. Un vigneto che da un punto di vista enologico ha sicuramente - come ha sottolineato Mattè - un ulteriore potenziale espressivo.
Terzo classificato Renzo Pizzini, con il suo vigneto a pergola doppia sito a Nogaredo su terreno alluvionale recente, franco-limoso, che consente di esprimere al Marzemino determinate caratteristica. Un altro lavoro gestito, come ha sottolineato la giuria, in maniera egregia, ben pulito con una produzione media in linea con le disposizioni dei disciplinati e grappoli ben distribuiti. Ad analizzare i vigneti, sotto il profilo agronomico, sanitario ed estetico-qualitativo, una giuria di assoluta qualità e competenza, presieduta dal Professor Attilio Scienza, Docente di Viticoltura alla Facoltà di Agraria dell'Università di Milano, e composta da Marco Stefanini, Duilio Porro e Bruno Mattè, tecnici della Fondazione Edmund Mach – Istituto Agrario di San Michele all’Adige, dal giornalista Nereo Pederzolli, dal giornalista e Gran Maestro della Confraternita della Vite e del Vino di Trento Enzo Merz, da Carlo Rossi che, nel 2001, ha tenuto a battesimo il concorso in qualità di Sindaco di Isera, da Franco Nicolodi e Paolo Benvenuti, rispettivamente coordinatore regionale e direttore dell'Associazione Italiana Città del Vino. L'appuntamento, come da programma, è stato inoltre occasione per consegnare anche il secondo premio letterario intitolato a Francesco Graziola, storico membro della giuria, e voluto per mettere in luce l'importante ruolo di chi si dedica alla scrittura agricola conservando e trasmettendo la memoria, fondamentale per il suo valore culturale. Un riconoscimento che non poteva non andare a Sergio Ferrari, impegnato in questa attività dal 1961, parallelamente al suo ingresso come docente all'Istituto Agrario di San Michele all'Adige e che vanta al suo attivo 1903 pagine solo su Vita Trentina, oltre alle sue numerose altre collaborazioni, tra cui il blog quotidiano su IlDolomiti.it, tra i più letti del portale di news. Un premio che il giornalista ha voluto dedicare alla moglie Grazia, da sempre al suo fianco, ricordando al contempo il suo collega Giuseppe Michelon, con cui ha firmato numerosi articoli nel corso degli anni.