Effetto Brexit: in UK è corsa al prosecco
Gli effetti della Brexit iniziano a farsi sentire: nel 2019 gli inglesi hanno fatto scorta di vino italiano con le esportazioni di Prosecco aumentate del 13% nel Regno Unito. I dati emergono da un'analisi Coldiretti su dati Istat relativi ai primi nove mesi dell'anno.
L'aumento degli acquisti, sottolinea Coldiretti, potrebbe nascere dal timore che con il nuovo regime di tassazione il Prosecco possa essere colpito da barriere tariffarie e da difficoltà di sdoganamento.
Il vino italiano – continua Coldiretti – complessivamente ha fatturato sul mercato inglese quasi 827 milioni di euro nel 2018, spinto proprio dal boom del Prosecco Dop con 348 milioni di euro.
Coldiretti ricorda inoltre che il pericolo Brexit non riguarda solamente il Prosecco: a rischio ci sarebbero complessivamente 3,4 miliardi di euro di esportazioni agroalimentare Made in Italy; dopo il vino, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti in Gran Bretagna (quarto partner commerciale dell'Italia) c’è l’ortofrutta fresca e trasformata come i derivati del pomodoro con 234 milioni, ma rilevante è anche il ruolo della pasta, dei formaggi e dell’olio d’oliva. Importante anche il flusso di Grana Padano e Parmigiano Reggiano per un valore attorno ai 85 milioni di euro.
Il principale nodo da sciogliere riguarda la tutela giuridica dei prodotti Igp e Dop, che senza protezione europea rischiano di subire concorrenza sleale con il proliferare costante di imitazioni soprattutto in un contesto che vede l'aumento dei prezzi o una difficile reperibilità. Un rischio concreto se si considerano le vertenze passate contro la Gran Bretagna dove tra gli altri ricordiamo il caso di un falso prosecco alla spina o in lattina.
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