Gelato di Marca, viaggio nella gelateria artigianale marchigiana
Si chiama Gelato di Marca ed è un libro edito da Il lavoro editoriale scritto dal giornalista Ugo Bellesi, delegato dell'Accademia della cucina per Macerata, e da Tommaso Lucchetti, storico della cultura gastronomica e docente all'Università di Parma.
Il volume che ripercorre la storia del gelato marchigiano si è aggiudicato il Gourmand Cookbook Award della Fondazione Cointreau per l'Italia nella categoria "gelati" ed è tra i quattro finalisti per il titolo mondiale che verrà reso noto a Macao il prossimo luglio.
Gelato di Marca è stato presentato a Palazzo delle Marche in occasione della Giornate Europea del Gelato. Nella pubblicazione si ripercorre la storia dell'arte gelatiera marchigiana dal periodo barocco a quello tardo settecentesco di Antonio Nebbia, dalle ricette delle Clarisse di Camerino, ai "trattatelli" su dolci ghiacciati e sorbetti, e ancora ai gelati preparati per le tavole di nobili e cuochi.
Si passa poi ad una ricostruzione storica del gelato, dalla leggenda che lo vuole nascere da un mix di ricotta di capre e miele offerto da Isacco ad Abramo, alla storia secondo la quale i primi gelati erano fatti dai pastori con ricotta e sapa. Nato come passatempo per i nobili diventa poi a disposizione del popolo grazie ai gelatai che dalla costa andavano verso l'entroterra su biciclette munite di carrelli da lavoro.
Una larga diffusione che anche nelle Marche ha avuto un exploit degli ultimi anni, con il Gelato Artigianale Festival di Agugliano (Ancona), il connubio con i liquori, in particolare quelli della distilleria Varnelli, il boom della produzione artigianale che ha raggiunto il 70% sul totale.
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