Green Pass "rafforzato"? Si discutono nuove misure per dicembre
Dal Governo la proposta di adottare un Green Pass rafforzato per non arrestare l'economia e promuovere la vaccinazione. Fipe: "Abbiamo una priorità ed è quella di non richiudere".
In vista del Natale, dei numeri dei contagiati che continuano a salire, e con l'obiettivo di frenare la quarta ondata che sta investendo l'Europa, il Governo discute nuove manovre da adottare a dicembre.
Non ci si può permettere nuove chiusure, l'economia ha bisogno di sicurezze e interventi decisi, e si punta tutto sul vaccino, mentre sono molte le regioni con numeri da giallo che temono prossime restrizioni.
La discussione è entrata nel vivo e fra il "liberi tutti" e il "chiudiamo tutto" si cerca una via di mezzo che, seppure non in grado di accontentare tutti (e in un governo democratico sembra l'utopia più grande), riesca a spingere l'economia in risalita senza ulteriori battute di arresto.
E così, puntando alla ripresa della vita sociale e alla promozione del vaccino, il governo pensa a un green pass "rafforzato", valido solo per le persone vaccinate o guarite dal Covid.
"Rafforzare il Green pass - ha affermato il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta - è la scelta che si sta facendo strada nel Governo Draghi, che non vuole drammatizzare ma ha chiarito sempre che dobbiamo essere pronti nelle risposte alla pandemia".
"Chi ha il vaccino o è guarito ha accesso a tutta la vita sociale, cinema, bar, tempo libero, pranzi, e quindi è una spinta alla vaccinazione - ha aggiunto il ministro - Chi invece non ha il vaccino ma ha solo il Green pass legato al tampone subisce i vincoli del cromatismo, qualora si dovesse manifestare. In maniera tale che il 'costo' della chiusura ricade su chi ha fatto la scelta della non vaccinazione".
Non si può però dimenticare che esiste una zona d'ombra per Green Pass e vaccinazioni. Chi ha fatto una dose di vaccino e ha avuto reazioni avverse, ha spesso ricevuto dai dottori il consiglio di non effettuare la seconda dose ma senza che l'impossibilità fosse certificata. Come si fa in questi casi?
Ci si domanda se l'Horeca è d'accordo e la Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi risponde con due sì: sì all'obbligo vaccinale e sì al green pass rafforzato.
"Abbiamo una priorità ed è quella di non richiudere. Abbiamo già dato e non possiamo ritornare indietro perché questo avrebbe un effetto devastante per noi e la nostra filiera. Per questo siamo favorevoli sia all'introduzione dell'obbligo vaccinale e anche al green pass rafforzato che va in questa direzione", ha sottolineato infatti il presidente Lino Enrico Stoppani, per il quale “la situazione attuale è preoccupante in Europa ma anche in Italia dove stanno aumentando i contagi. Un rafforzamento delle misure come il green pass rafforzato permettono di ridurre la curva dei contagi".
Si tratta, per il presidente di Fipe, di misure che "hanno un doppio obiettivo: il primo di non richiudere e il secondo di rafforzare il piano delle vaccinazioni" e che"sono coerenti e vanno nella direzione delle promesse fatte per evitare che si arrivi a un nuovo lockdown".
Certo, ha concluso, "ci piacerebbe tornare alla piena normalità ma in questa fase ci sono solo due strade: o torniamo a un lockdown che, come dimostrano Austria e Germania, non è purtroppo un'ipotesi così peregrina, oppure aumentiamo il numero dei vaccinati".
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Uno sguardo all'Europa che è tornata ai lockdown e ai coprifuoco preoccupa il settore, che si dice favorevole a una più massiccia opera di vaccinazione purché si possa restare aperti e continuare a lavorare.
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