Home Restaurant Hotel: la replica a Fipe
Trasmettiamo per diritto di replica la nota stampa ricevuta da Home Restaurant Hotel, in replica alla news Home Restaurant: Fipe chiede al MISE di fare chiarezza, che pubblichiamo di seguito integralmente:
Quanto affermato nel comunicato stampa di Fipe Confcommercio non ha fondamento alcuno nel nostro
ordinamento giuridico allo stato attuale, i riferimenti (Risoluzioni del Mise n. 50481/2015, n. 332573/2016 e n. 493338/2017) contengono misure bocciate con bollettino postumo agli stessi della Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati (https://www.agcm.it/dotcmsDOC /bollettini/13-17.pdf), stessa cosa per l'ulteriore riferimento alla nota del ministero dell’Interno del 14 ottobre 2016, superata dal parere del 1° Febbraio 2019 a cui fa espresso riferimento proprio l'atto N.28/CU del 17 Aprile 2019, che riconosce la validità del permesso di visibilità per l'avvio di una attività di Home Restaurant.
La sentenza oggetto di dichiarazioni è del 23/05/2019, pubblicata il 31/07/19, difatti recepisce perfettamente il quadro anzi ricostruito negando allo stato attuale del nostro ordinamento giuridico la necessità di presentare SCIA per l'avvio della attività di Home Restaurant.
https://www.imgpress.it/attual ita/home-restaurant-fipe- basta-fake-news-per-aprirli- serve-la-scia-ma-il-mise-ora- deve-fare-chiarezza-a-tutela- dei-consumatori/
Replica:
Successo per il settore che vi piaccia o no esulta Campolo Ceo di Home restaurant Hotel.
Il Comune prova a chiudere un Home Restaurant ma è condannato al risarcimento.
Questa vicenda ha inizio nel 2016, quando il Comune di Montopoli in provincia di Pisa emana un’ordinanza di chiusura contro un Home Restaurant. Si contestava la mancata presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
Il malcapitato cittadino colpito dall’ordinanza non si fa intimorire e presenta ricorso, ottenendo un esito vincente. Difatti, con la sentenza N°139/2019, il Giudice di Pace di San Miniato statuisce che “il ricorso deve essere accolto e l’ordinanza annullata”.
Condannando il Comune, il Giudice sottolinea alcuni punti fondamentali per il comparto degli Home Restaurant: dalla mancanza di qualsiasi riferimento normativo che possa giustificare l’azione comunale, all’impossibilità di equiparare l’Home Restaurant a un esercizio pubblico per l’utilizzo di canali pubblicitari social.
In sostanza, il Giudice respinge in toto le pretese avanzate dal
Comune che non è stato in grado di fornire in giudizio una “prova adeguata dei fatti costituitivi della pretesa sanzionatoria della pubblica amministrazione”.
Gaetano Campolo, CEO di Home Restaurant Hotel, accoglie la notizia come una grande vittoria per il settore.
“Questa sentenza rappresenta un importantissimo precedente e oltretutto è l’ennesima conferma per lo sviluppo del fenomeno del Social Eating sul territorio italiano. Grazie a Home Restaurant Hotel chiunque ha la possibilità di poter avviare un Home Restaurant, un’iniziativa privata che permette la condivisione della passione per la cucina, il territorio e le tradizioni”
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