Il Pastificio Felicetti festeggia 110 anni con importanti novità

Compleanno d'autore per il Pastificio Felicetti che festeggia i suoi 110 anni di attività aprendo per la prima volta il suo azionariato a un socio esterno alla famiglia. L'ingresso si è reso fondamentale anche in vista dell'apertura di un nuovo impianto produttivo a Molina di Fiemme (TN) del costo di 28 milioni di euro. Ad entrare nella società della famiglia Felicetti è l'Istituto Atesino di Sviluppo (Isa) con il 22% di quote. La banca capofila dell'operazione sarà Sparkasse e l'Isa investirà 5 milioni di euro attraverso un aumento di capitale. Dopo queste operazione, si prevede per il futuro la quotazione in Borsa, posta come obiettivo a medio termine. Pastificio Felicetti è un'azienda in crescita e per questo necessità di nuovi spazi: lo storico stabilimento di Predazzo ormai non riesce più a soddisfare la domanda avendo raggiunto - con i 20 milioni di kg di pasta in 200 formati diversi - il massimo della capacità produttiva. Il Pastificio Felicetti che conta ad oggi 69 dipendenti, nel 2017 ha fatturato 37 milioni di euro, di cui il 50% all'estero e un Ebitda dell'11,7%. Aprire a Isa è per Riccardo Felicetti, patron dello storico marchio pastaio innanzitutto "una rivoluzione culturale che la nostra famiglia ha affrontato con l'obiettivo di garantire un futuro solido mantenendo inalterati valori e localizzazione territoriale”. Una storia quella del pastificio che nasce nel 1908 quando Valentino Felicetti (classe 1864), imprenditore edile al servizio dell’Impero Austro-Ungarico, raggiunse con Luigi Giacomelli l'accordo per l'acquisto della Prima Fabbrica Fiemmese di Paste Alimentari. Nel 1974 l'acquisto del pastificio Cielo di Rovereto e il trasferimento negli impianti di Predazzo, proiettano l’azienda in una fase di espansione. Nel 1995 una formidabile accelerazione impose il pastificio sui mercati internazionale, da qui, nel 2004 nasce Monograno Felicetti, la linea di vertice della produzione, per andare incontro alle richieste dei consumatori più esigenti e dei professionisti della ristorazione. Oggi questa nuova fase segna una decisiva svolta nella storia del marchio trentino e probabilmente l'inizio di una nuova era.