In viaggio oltre 17 milioni di italiani per i ponti di primavera. I dati Federalberghi

Tra il 25 aprile il 1° maggio si mettono in viaggio 17 milioni di italiani, per un giro d'affari di 7,4 miliardi: l'Italia è la meta preferita. Ecco i dati di Federalberghi.

26 Apr 2023 - 06:02
In viaggio oltre 17 milioni di italiani per i ponti di primavera. I dati Federalberghi
Dopo il rassicurante risultato della scorsa Pasqua, anche per le festività del 25 aprile e del primo maggio le aspettative del turismo sembra non vengano deluse: sono stati 8 milioni e 975 mila gli italiani che si sono messi in viaggio per la Festa della Liberazione, consentendo a tutti gli effetti la possibilità di godere di un fine settimana “extra lungo” fino al martedì. Una cifra che non si discosta molto dagli 8 milioni e 99 mila concittadini che si muoveranno invece in occasione della ricorrenza del primo maggio festa dei lavoratori, che capiterà di lunedì, offrendo anche in questo caso l’opportunità di allungare seppure di poco il tradizionale weekend. Complessivamente, coloro che opteranno per una vacanza durante i ponti e soprattutto in Italia, saranno oltre 17 milioni di individui.

Ponti di primavera 2023

Ponte del 25 aprile Il 91,4% degli intervistati è rimasto in Italia, mentre l’8,6% ha scelto una località estera. Le mete preferite per i viaggiatori che sono rimasti all’interno dei confini nazionali saranno il mare (29,7%), le località d’arte (28,8%) e la montagna (17,5%). Per coloro che invece si sono recati all’estero, vincono le grandi capitali europee (68,6%), seguite dalle capitali extraeuropee (14,3%).

 width=
L’alloggio preferito è l’albergo (32,3%); segue  la casa di parenti e amici con un 22,4%, i bed & breakfast (18,2%) e le case di proprietà (12,3%). La vacanza ha avuto una durata media di 4 notti e circa il 5% di chi parte per il ponte della Liberazione, rimarrà fuori fino al primo maggio. La spesa media pro capite sostenuta per la vacanza (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), è stata pari a 490 euro. Chi è rimasto in Italia ha speso mediamente 463 euro, mentre la spesa è stata più alta per chi ha trascorso un periodo di vacanza oltre confine (721 euro). Il turismo si conferma un driver eccezionale per l’economia del territorio creando un giro di affari di 4,4 miliardi di euro. La gran parte della spesa dei viaggiatori è stata destinata ai pasti (31,6%). L’alloggio e il viaggio assorbono il 28,5% e il 18,2% del budget, mentre allo shopping è stato destinato l’8,3% del budget. La motivazione principale per la vacanza è il riposo e il relax (53,4%), seguito dal divertimento (32,3%). Il 14,8% degli italiani ha approfittato di questa occasione per scoprire posti nuovi. Durante questi giorni, le attività principali sono state passeggiate (36,5%), escursioni e gite (32,8%), visita a musei o mostre (22,9%) e a monumenti (21,4%). Il 70% dei  vacanzieri ha utilizzato la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 17,7% ha viaggiato in aereo e il 5,2% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (74,9%), soprattutto tra chi ha scelto la macchina (81,5%) e il treno (81%). Chi ha viaggiato in aereo, invece, lo ha fatto prevalentemente (65,3%) per ottimizzare i tempi. width=

Ponte del 1° maggio Anche per il primo maggio l’Italia sarà la meta preferita: resta nel Belpaese il 93,5% degli italiani, mentre il 6,5% opterà per l’estero. Coloro che resteranno in Italia si dirigeranno soprattutto verso il mare (41,8%), località d’arte (35,2%) e località di montagna (12,1%). Chi va all’estero si dirigerà soprattutto verso le grandi capitali europee (54,2%) e il mare (16,7%). L’alloggio preferito è l’albergo (per il 25,6% dei casi), seguito a ruota dalla casa di parenti/amici con il 24,3%. Si passeranno in media 3 notti fuori casa. La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà di 376 euro (350 per chi rimarrà in Italia e 708 per chi andrà all’estero), con un conseguente giro d’affari di circa 3 miliardi e 45 milioni di euro. La spesa si orienterà soprattutto verso i pasti (29%), seguita dalle spese per il pernottamento (28,3%), per il viaggio (19,1%) e per lo shopping (9,1%). I principali motivi che portano gli italiani a far vacanza per la Festa del Lavoro sono la ricerca del relax (48,8%) e del divertimento (34,5%). width= Le attività principali consisteranno in passeggiate (41%), escursioni e gite (29,4%), e la visita al patrimonio culturale (musei o mostre 24,5%, monumenti e siti archeologici 24%). Il 73% dei  vacanzieri viaggerà con la propria macchina, il 10,2% in aereo e il 5,7% in treno. Anche in questo caso per spostarsi si guarda soprattutto alla comodità (80,4%), in particolare tra chi ha scelto la macchina (92,6%) e il treno (76,2%). Ancora una volta, chi viaggia in aereo lo fa prevalentemente (86,8%) per ottimizzare i tempi. Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, la maggioranza (50,8% per il 25 aprile e 52,4% per il primo maggio) ha rivelato di non partire per motivi economici. Partirà in un altro periodo il 18,7% dei non-vacanzieri del ponte della Liberazione e il 16,5% per quelli della Festa del Lavoro. L’indagine è stata effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions nel periodo compreso tra l’11 e il 15 aprile intervistando con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) un campione di 3.009 italiani maggiorenni, rappresentativo di 50 milioni di connazionali maggiorenni. Il campione è stato costruito in modo da rispecchiare fedelmente la popolazione di riferimento, tale da includere anche i minorenni, mediante l’assegnazione di precise quote in funzione di sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche ed Ampiezza Centri. width=

Le dichiarazioni

Ancora una volta viene da considerare la necessità impellente di sostenere ogni giorno di più un settore come il turismo che è traino del Paese” afferma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commentando i risultati dell’indagine realizzata con il supporto di ACS Marketing Solutions “È una grande conquista per tutto il mondo della ricettività osservare il fatto che la maggioranza dei viaggiatori in questa circostanza abbia considerato l’albergo come alloggio preferito – aggiunge Bocca - Si tratta di un fattore importante perché evidenzia la capacità di tenuta del nostro comparto, anche a dispetto del dramma e delle enormi difficoltà provocate dalla pandemia. Direi addirittura che abbiamo ricevuto ancor più manifestazioni di fiducia proprio dagli italiani che continuano a scegliere  i nostri alberghi e soprattutto l’Italia come destinazione prediletta per la propria vacanza”. “I risultati attuali – conclude il presidente di Federalberghi – fanno immaginare una buona performance nella prospettiva della prossima estate. Prudentemente staremo a guardare, impostando la rotta con un avanti tutta”.
Compila il mio modulo online.