La bistecca torna a tavola: più carne bovina nel carrello degli italiani
È il frutto di una analisi della Coldiretti su dati Istat: la bistecca è tornata sulla tavola degli italiani e nel carrello della spesa aumenta del 6% la presenza di carne bovina nell'ultimo anno. Il tutto nonostante la diffusione di fake news e allarmismi infondati.
L'analisi era stata presentata dal presidente Ettore Prandini a Padova in occasione dell’incontro promosso da Unicarve, l’Associazione Produttori Carni Bovine sul tema della Sostenibilità degli allevamenti italiani.
Secondo i dati diffusi da Coldiretti, nel 2018 gli italiani hanno speso oltre 500 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente in bistecche e fettine di manzo, che da sole assorbono un terzo del budget complessivo per carni e salumi.
Si tratta di un trend spinto da un profondo cambiamento – spiega Coldiretti – nelle abitudini di consumo con una svolta verso la qualità e la sostenibilità dell’allevamento che vede il 45% degli italiani privilegiare la carne proveniente da allevamenti tricolori, il 29% scegliere carni locali e il 20% quelle a marchio Dop, Igp o con altre certificazioni di origine, secondo un’indagine Coldiretti-Ixe’.
Quasi 2 italiani su 3 (63%) – continua Coldiretti – sarebbero inoltre disposti a pagare di più per carne ottenuta rispettando al massimo il benessere degli animali.
Il risultato è una vera rivoluzione nell’offerta di carne in Italia che si estende dalle macellerie ai supermercati, dallo street food alle hamburgherie, fino all’arrivo della carta delle carni nei menu proposti dai ristoranti più prestigiosi. La conoscenza delle caratteristiche specifiche dei diversi tipi di carne è diventato un valore aggiunto che arricchisce l’offerta enogastronomica nella ristorazione.
“La carne italiana nasce da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo, consolidato anche grazie a iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l’adozione di forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta della carne attraverso le fattorie e i mercati di Campagna Amica - ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che - scegliere carne Made in italy significa anche sostenere un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado spesso da intere generazioni, anche in aree difficili”.
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