Mense. ORICON: necessaria chiarezza immediata su green pass per dipendenti
Le aziende della ristorazione collettiva e ORICON chiedono chiarezza sull'obbligo del green pass per i lavoratori e su modalità di controllo
Secondo le stime di Save the Children, durante il lockdown in Italia 160 mila bambine e bambini hanno sofferto la fame a causa della DAD: dalle rilevazioni di ORICON Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione per ogni mese di scuola in DAD si perdono in media 48 milioni di pasti.
Per scongiurare il ritorno a livelli di malnutrizione inaccettabili e garantire il valore sociale ed educativo del pasto in mensa, che per molti bambini rappresenta l’unico pasto completo, equilibrato e sano al giorno nonché un’occasione importante di integrazione e socializzazione, le aziende della ristorazione collettiva auspicano che si faccia subito chiarezza circa l’utilizzo e l’eventuale controllo del green pass per il personale dipendente delle imprese che gestiscono il servizio mensa non lasciando gli operatori e i Comuni nell’incertezza delle interpretazioni.
“Fare chiarezza sull’utilizzo del GP per gli operatori delle mense ed evitare che ogni amministrazione si muova in autonomia è un atto di responsabilità per poter continuare a garantire la fornitura di un servizio essenziale, soprattutto per i più giovani – dichiara Carlo Scarsciotti, Presidente Oricon -. I dati sulla malnutrizione registrati dagli Osservatori durante il lockdown e in tutto lo scorso anno caratterizzato dalla didattica a distanza, quindi senza il servizio mensa, dimostrano ancora una volta il ruolo della ristorazione scolastica, che deve essere considerata come un trasformatore di valore nella filiera agroalimentare a sostegno della salute e del benessere dei bambini”.
Il settore ha già dimostrato di fronte alle sfide poste dalla pandemia capacità di riorganizzarsi in tempi rapidi, facendosi carico dei maggiori costi (compresi tra il 20 e 30% in più secondo le stime Oricon) per garantire distanziamento, dpi e doppi turni e poter così continuare a erogare i pasti in assoluta sicurezza, per gli addetti e per gli utenti.
“Come Osservatorio, chiediamo ai decisori di mettere tutte le aziende della ristorazione scolastica nelle condizioni di poter continuare a lavorare garantendo gli elevati livelli di sicurezza che sin dall’inizio abbiamo assicurato nella preparazione ed erogazione dei pasti”, conclude Scarsciotti. “Occorrono regole chiare e uniformi sul territorio, anche in merito alle modalità di controllo della certificazione tra i dipendenti: senza una eventuale piattaforma a disposizione di tutto il personale che lavora in una scuola senza distinzione tra insegnanti, personale amministrativo e delle mense, che proteggerebbe la privacy, il controllo da parte del datore di lavoro o un suo delegato sarebbe in contrasto con lo statuto dei lavoratori oltre ad essere complicato e costoso”.
Oricon – Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione nasce dall’incontro di 5 aziende del settore che insieme rappresentano circa il 60% del mercato, con la finalità di promuovere le migliori pratiche aziendali, evidenziare le criticità del comparto, diventare interlocutore della committenza, sia pubblica che privata, nell’individuare soluzioni che soddisfino i diversi interessi in campo, concorrere al benessere sociale attraverso la diffusione dell’educazione alimentare e l’adozione di corrette pratiche nutritive. Le aziende riunite nell’Osservatorio definiscono anche standard di riferimento minimi al di sotto dei quali si impegnano a non scendere, e che costituiscono al contempo requisiti per le aziende che decidono di aderire a Oricon.
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