Nutrinform Battery: l'Italia notifica la proposta del nuovo sistema di etichettatura all'UE
Il 27 gennaio è stata notificata alla Commissione Europea la proposta italiana per far entrare in vigore il sistema di etichettatura nazionale nominato Nutrinform Battery.
Il Nutrinform Battery è in netta contrapposizione al sistema definito a semaforo: non giudica i cibi dividendoli in buoni (semaforo verde) o "cattivi" (semaforo rosso) ma indica al consumatore l'apporto nutrizionale dell'alimento in relazione al fabbisogno giornaliero con specifiche sulle percentuali di grassi, zuccheri, sale e calorie per singola porzione rispetto alla dose giornaliera consigliata dall'UE.
[caption id="attachment_51943" align="aligncenter" width="570"] Un esempio di etichetta secondo il nuovo sistema proposto dall'Italia[/caption]
[caption id="attachment_51946" align="aligncenter" width="589"] Il sistema Nutriscore i cui parametri penalizzano i prodotti italiani[/caption]
Sono però ancora due sono le questioni aperte: come vi abbiamo anticipato in questa news l'Italia chiede che i prodotti Dop, Igp vengano esclusi dal sistema di etichettatura poiché le loro caratteristiche nutrizionali sono legate ai disciplinari di produzione; stando a quanto dichiarato dalla Ministra Bellanova, pare che l'Europa abbia posto attenzione alla questione.
L'altro punto dolente riguarda la volontarietà: le aziende agroalimentari non saranno obbligate ad adottare l'etichetta Nutrinform Battery e, per questo motivo, la Ministra ha chiesto alla Commissione Europea di porre attenzione alle insegne della GDO: "Chiediamo alla Commissione Ue di vigilare attentamente perché alcune catene della grande distribuzione pretendono l'etichettatura con il Nutriscore minacciando o attuando ritorsioni commerciali. È inaccettabile. Sarebbe la fine del mercato unico, uno smacco per i consumatori. Non può essere la Gdo a dettare legge al posto della Commissione o degli Stati. Chiediamo anche agli Stati membri, in particolare alla Francia, di attivarsi per mettere fine al reiterarsi di questa pratica sleale, che viola anche la nuova direttiva europea in materia. Noi vogliamo rispetto e trasparenza assoluta. Il Nutriscore non la garantisce, l'origine delle materie prime in etichetta invece sì. L'Europa faccia un passo in avanti su questo, l'Italia è pronta"
Il passo finale è stato quindi compiuto, ora c'è solo da attendere la risposta dell'Unione Europea anche su queste due delicate problematiche ancora tutte da risolvere.
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