Aumento dei batteri vibrio nei frutti di mare: l'impatto dei cambiamenti climatici sulla salute

I batteri Vibrio nei frutti di mare sono in aumento a causa dei cambiamenti climatici e della crescente resistenza agli antibiotici, secondo l'EFSA.

24 Lug 2024 - 11:49
Aumento dei batteri vibrio nei frutti di mare: l'impatto dei cambiamenti climatici sulla salute

SALUTE - I cambiamenti climatici stanno provocando un incremento preoccupante dei batteri del genere Vibrio nei frutti di mare, sia in Europa che a livello globale. Questa tendenza è confermata da una recente valutazione dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), che sottolinea come l'aumento della temperatura e le variazioni nella salinità delle acque stiano creando condizioni ideali per la proliferazione di questi batteri.

L'impatto dei cambiamenti climatici sulla sicurezza alimentare.

I cambiamenti climatici stanno modificando l'ambiente acquatico, favorendo la crescita dei Vibrio in acque a bassa salinità o salmastre. Questi batteri acquatici, che possono essere presenti nei frutti di mare, sono associati a rischi significativi per la salute umana. Alcuni ceppi di Vibrio possono causare gastroenteriti e infezioni gravi, con impatti potenzialmente devastanti per i consumatori.

Resistenza agli antibiotici: una preoccupazione crescente.

Un ulteriore problema emerso è la crescente resistenza agli antibiotici di ultima istanza riscontrata in alcune specie di Vibrio. Questo fenomeno rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica, poiché riduce l'efficacia dei trattamenti antibiotici disponibili e aumenta il rischio di infezioni difficili da trattare.

Valutazione EFSA e prospettive future.

L'EFSA ha recentemente completato una valutazione approfondita sugli aspetti di salute pubblica legati ai Vibrio nel contesto dei frutti di mare. La relazione evidenzia le preoccupazioni sui cambiamenti climatici e le loro implicazioni per la sicurezza alimentare, in particolare per quanto riguarda la proliferazione dei Vibrio e la loro crescente resistenza agli antimicrobici. Precedenti studi avevano già analizzato l'impatto dei cambiamenti climatici sulla sicurezza alimentare, sottolineando l'importanza di monitorare attentamente questi batteri.

FAQs: alcune risposte alle domande più diffuse sui batteri vibrio e i pericoli per i consumatori formulate da EFSA

Che cos'è Vibrio spp. e come ci si può infettare?

I vibrioni sono batteri acquatici che vivono principalmente in acque marine costiere e zone salmastre (dove i fiumi si mescolano col mare) prosperando in acque temperate o calde a salinità moderata. Possono causare gastroenteriti o infezioni gravi negli esseri umani che consumino frutti di mare o molluschi crudi o poco cotti come le ostriche. Il contatto con l'acqua contenente vibrioni può anche causare ferite e infezioni alle orecchie.

Quali specie Vibrio rappresentano un rischio per la salute pubblica nell'UE a causa del consumo di frutti di mare e quali sono i sintomi di un'infezione da Vibrio?

Il gruppo batterico Vibrio comprende diverse specie che possono causare la vibriosi. Nell'Unione europea Vibrio parahaemolyticus, Vibrio vulnificus e Vibrio cholerae sono le specie più rilevanti per la salute pubblica in relazione al consumo di frutti di mare. V. parahaemolyticus può causare gastroenterite in individui sani, mentre V. vulnificus e V. cholerae non-O1/non-O139 possono portare a infezioni gravi, sepsi e decesso in individui vulnerabili.

Quali sono i tenori di presenza e di concentrazione dei vibrioni riscontrati nei frutti di mare immessi sul mercato UE o ad esso destinati?

  • Vibrio parahaemolyticus è stato riscontrato in circa il 20% dei campioni di frutti di mare analizzati col risultato che uno su cinque conteneva ceppi patogeni.
  • Vibrio vulnificus è stato rilevato in circa il 6% dei campioni di frutti di mare analizzati e tutti i ceppi individuati sono considerati potenzialmente patogeni.
  • V. cholerae non colerico è stato rilevato in circa il 4% dei campioni di frutti di mare analizzati.

Quali sono i fattori che fanno sopravvivere e proliferare i batteri Vibrio negli ambienti acquatici?

I batteri Vibrio possono sopravvivere e prosperano in vari ambienti acquatici grazie a diversi fattori, tra cui i più rilevanti:

  • temperatura: i vibrioni proliferano in modo ottimale in condizioni di caldo. Temperature più elevate ne favoriscono presenza e crescita;
  • salinità: i vibrioni gradiscono una certa concentrazione di sale per una crescita ottimale. Per questo motivo le acque a bassa salinità e salmastre (dove i fiumi si mescolano col mare) sono le più rischiose.

Qual è lo stato attuale della resistenza agli antimicrobici (AMR) nelle specie Vibrio isolate dai frutti di mare e nelle infezioni trasmesse da essi? quali i rischi per i consumatori europei?

La presenza di AMR nei batteri riscontrati nei frutti di mare e patogeni per l'uomo è preoccupante a causa del suo potenziale impatto sulla salute pubblica. L'ultima valutazione dell'EFSA evidenzia che la resistenza a diversi antimicrobici, compresi quelli di ultima istanza, è stata rilevata in studi su campionature di Vibrio spp. presente nei frutti di mare e/o su campionature di Vibrio spp. che causano infezioni di origine alimentare in Europa. Essendo scarse le evidenze disponibili, gli esperti raccomandano di condurre un'indagine per raccogliere dati confrontabili.

In che modo i cambiamenti climatici influenzeranno la presenza di vibrioni nei frutti di mare e quali aree sono particolarmente esposte?

A causa dell'aumento di eventi climatici estremi, come le ondate di calore, negli ultimi 20 anni l'Europa ha registrato un aumento delle infezioni da Vibrio. Acque costiere più calde hanno dilatato le aree in cui i batteri Vibrio possono moltiplicarsi, con conseguente aumento del rischio di infezioni legate al consumo di frutti di mare contaminati. Le regioni particolarmente a rischio sono quelle con acque salmastre o a bassa salinità (ad esempio il Mar Baltico, le acque di transizione tra il Baltico e il Mare del Nord, e il Mar Nero) e le aree costiere con grossi apporti fluviali. Nella recente valutazione dell'EFSA gli esperti hanno previsto che la presenza e i tenori di Vibrio nei frutti di mare aumenteranno a livello mondiale e in Europa, soprattutto nelle acque a bassa salinità e salmastre, per effetto di cambiamenti climatici come il riscaldamento delle aree costiere e di eventi meteorologici estremi come le ondate di calore.

Come possiamo prevenire e tenere sotto controllo i vibrioni nei frutti di mare?

Per prevenire e controllare la presenza di vibrioni nei frutti di mare, è fondamentale mantenere la catena del freddo durante la lavorazione, il trasporto e la conservazione, in particolare per i frutti di mare destinati a essere consumati crudi. Le misure possibili per ridurre i vibrioni sono la lavorazione ad alta pressione, l'irradiazione e l’abbattimento seguito da una conservazione a lungo termine in congelatore. La depurazione, che consiste nel mettere i molluschi vivi in vasche con acqua di mare pulita e ricambiata per filtrare i microbi, è consigliata in condizioni controllate per il consumo di ostriche vive. Ai consumatori si raccomanda la manipolazione corretta e la cottura accurata dei frutti di mare ma anche di evitare il consumo di prodotti crudi o poco cotti, soprattutto da parte di soggetti vulnerabili.

Quali i prossimi passi?

Come priorità assoluta gli esperti raccomandano di avviare un'indagine di riferimento a dimensione UE per la ricerca di Vibrio spp. nei prodotti ittici pertinenti, sia a livello di produzione primaria che di vendita al dettaglio, con la finalità di raccogliere dati aggiuntivi e armonizzati. Questi dati potranno poi essere utilizzati come riferimento per studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sulla prevalenza di Vibrio nei frutti di mare.

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