Olio & ristorazione: i risultati del primo forum nazionale
L’olio extra vergine di oliva non rappresenta un costo, ma è un vero e proprio investimento nell’alimentazione e per la nostra salute: è un valore da comunicare in modo adeguato e su cui avviare progetti di cultura e comunicazione strutturati a livello nazionale e internazionale. Ne sono convinti i numerosi i partecipanti al Primo Forum nazionale “Olio & Ristorazione”, svoltosi a Milano, al Palazzo delle Stelline, e organizzato da Olio Officina lunedì 28 maggio.
Da questo importante incontro "è emerso che è necessario e prioritario attivare una maggiore sinergia tra aziende produttrici e confezionatrici di olio da olive e tutte le associazioni della ristorazione e i professionisti del settore agroalimentare, per essere vincenti di fronte a una competizione europea e nei mercati extra-europei sempre più agguerrita, e per fare ‘Cultura del Valore dell’Olio’ di qualità, non solo in Italia, ma anche all’estero, in modo adeguato come Sistema Paese”, sottolinea Luigi Caricato, direttore di Olio Officina.
Al termine del primo Forum è stato lanciato anche il tema dell’ottava edizione di Olio Officina Festival, in programma a Milano dal 31 gennaio al 2 febbraio 2019, ovvero “Nostra Signora Pubblicità”, ed è stato inoltre presentato il numero 5 della rivista trimestrale OOF International Magazine, interamente dedicato agli abbinamenti olio/cibo.
Assitol: l'olio extravergine di oliva riparte dalla ristorazione
L’olio extravergine riparte dalla ristorazione. E, in questa avventura, è accompagnato dal pane, suo antico sodale a tavola, con l’obiettivo di una corretta alimentazione anche fuori casa. È il messaggio che Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia, ha lanciato a Milano. La manifestazione ha visto l’industria olearia confrontarsi con gli addetti ai lavori della cucina e della gastronomia che, troppo spesso, considerano l’olio d’oliva un ingrediente di contorno. Il ristorante può quindi diventare il luogo privilegiato dell’educazione all’assaggio degli oli. “È una sfida che possiamo vincere facendo formazione ai ristoratori e collaborando con gli operatori della cucina di qualità – ha osservato la presidente degli imprenditori -. Allo stesso modo, dobbiamo noi per primi comprendere le reali esigenze del settore e saperle interpretare, in un’ottica di servizio e di costante ricerca della qualità”. In questo quadro, il pane fresco artigianale, essenziale nella cucina italiana, può offrire nuovi modi di degustare entrambi gli alimenti. “Anche in questo caso, non possiamo parlare di un semplice accompagnamento al pasto”, ha commentato Palmino Poli, presidente di AIBI-ASSITOL, che rappresenta le aziende dei semilavorati della panificazione. Al contrario, “il pane è sempre più protagonista nella ristorazione. Per chef e ristoratori d’alta gamma non si tratta più di un elemento marginale, né tantomeno di una base neutra da farcire". Secondo i dati della ricerca AIBI-Cerved, quasi il 70% dei ristoranti segue la stessa tendenza dei consumatori italiani: acquista pane fresco artigianale, preferendo quello “a valore aggiunto”. “Pane e olio rappresentano una base di partenza collaudata e dalla storia secolare – ha affermato lo chef Giuseppe Capano – che apre a noi cuochi un percorso molto interessante verso elaborazioni differenti ed originali, ma con un comune denominatore, che è l’attenzione per il mangiare sano, garantito, appunto, dal pane fresco artigianale e dall’olio extravergine di oliva”.
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