Qual è la nuova normalità per il mercato cinese delle bevande alcoliche?
Un'indagine di IWSR, società di data analysis basata nel Regno Unito, analizza il mercato degli alcolici in Cina
Dopo un 2022 difficile, le prospettive per il mercato cinese delle bevande alcoliche nel 2023 sono sicuramente più incoraggianti, anche se il ritorno ai numeri del 2019 non è così vicino come ottimisticamente prevede la maggior parte dei proprietari.
L’impatto dei lockdown per il Covid-19
Il mercato cinese delle bevande alcoliche ha vissuto probabilmente l'anno più difficile dell'ultimo decennio nel 2022, poiché i rinnovati lockdown per il Covid-19 e la cautela dei consumatori hanno portato a un calo del volume del -4% per il totale delle bevande alcoliche (TBA), secondo i dati IWSR*.
Recupero in corso
I player del settore avevano sperato che l’allentamento delle restrizioni nel dicembre 2022 avrebbe innescato una rinascita durante le celebrazioni del Capodanno cinese un mese dopo, ma ciò non si è concretizzato. I primi segnali di ripresa del mercato si sono registrati a partire dal secondo trimestre del 2023, in particolare con la riapertura di discoteche e locali con musica.
Consumatori attenti al prezzo
Shirley Zhu, direttrice della ricerca IWSR, ritiene che le persone stiano diventando più caute con il proprio denaro, confrontano i prezzi e cercano di ottenere il massimo valore dal proprio denaro, sia negli alcolici locali come il baijiu** che nelle categorie internazionali come il Cognac.
Le persone frequentano ancora i ristoranti di fascia alta, ma non così spesso. E quando lo fanno, non spendono così tanto.
L’impatto dei forti sconti online, così come dell’e-commerce transfrontaliero – dove un’azienda con sede in Cina acquista prodotti direttamente dall’estero e li vende online, aggirando la tradizionale catena di fornitura cinese – sta rendendo la gestione dei prezzi una questione sempre più delicata per i proprietari di marchi.
"I distributori potrebbero acquistare un prodotto per l'equivalente, diciamo, di 100 dollari, ma poi lo stesso prodotto è disponibile online per 80 dollari", spiega Zhu. “Come gestisci i prezzi online rispetto a quelli offline? La gestione dei prezzi sta diventando sempre più difficile e importante”.
Ottimismo per il medio e lungo termine
Nonostante queste sfide continue, la Cina rimane uno dei mercati delle bevande alcoliche più attraenti al mondo, grazie alle prospettive ottimistiche e alla prosperità finanziaria mostrate da molti dei suoi abitanti.
Le prospettive del mercato
L’IWSR prevede che i volumi in Cina diminuiranno tra il 2022 e il 2027, a un CAGR del -0,4%, ma questo calo maschera la tendenza alla premiumizzazione in corso, con il valore del mercato previsto in crescita di 41,7 miliardi di dollari nello stesso arco temporale.
Mentre si prevede che gli alcolici nel loro complesso subiranno una contrazione ad un CAGR in termini di volume del -4% fino al 2027, la categoria dominante del baijiu risulta essere interamente responsabile di tale calo. Si prevede che tutte le altre principali categorie di alcolici – whisky, gin/genever, vodka, agave, rum e brandy – aumenteranno i volumi di vendita con un sano CAGR a una cifra.
“Sotto molti aspetti, il 2023 sembra un anno di transizione per il mercato cinese delle bevande alcoliche”, afferma Zhu. “Il Paese sta riaprendo, ma ne sapremo di più tra qualche mese nel 2024, al momento delle prossime celebrazioni del Capodanno cinese".
“Nel frattempo, le aziende dovranno moderare le proprie aspettative. Molti di loro si sono abituati alla crescita a due cifre della Cina ogni anno. Forse ciò non accadrà più e i guadagni saranno più lenti rispetto a prima, ma c’è ancora molto potenziale per una crescita positiva in futuro”.
*IWSR, societa di data analysis basata nel Regno Unito, è la fonte più affidabile, accurata e ampiamente utilizzata per le tendenze delle bevande alcoliche nel mondo
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