Si riapre il sipario sul Merano Wine Festival all’insegna di sostenibilità, radici, tradizione e cultura
Il Merano Wine Festival, salotto buono del mondo del vino, riapre le porte dei suoi lussuosi saloni dal 4 all’8 novembre con un’edizione che mette al centro il tema della sostenibilità. A presentare le proprie eccellenze 450 aziende italiane, 50 aziende internazionali, 15 consorzi, realtà individuate dopo un anno di ricerca e selezione ad opera del patron Helmuth Köcher e del suo team.
Dal 4 all’8 novembre si riapre il sipario sul Merano Wine Festival, giunto alla sua 31esima edizione: cinque giorni all’insegna di degustazioni di prodotti enogastronomici italiani e internazionali ma anche di riflessioni importanti su tematiche sentite dal mondo vitivinicolo, pezzo di storia e tradizione del nostro paese, della nostra cultura, il cui futuro è inevitabilmente legato alla valorizzazione di un approccio etico e sostenibile.
Lo scenario suggestivo sfondo della manifestazione come da tradizione vedrà al centro il Kurhaus, storico edificio cuore della kermesse dal 1993, e come satelliti la Gourmet Arena, dedicata alla parte culinaria, l’Accademia degli Studi Italo tedeschi che ospiterà i focus sui vini biologici, biodinamici, naturali, orange e PIWI, il Teatro Puccini sede di convegni e momenti di confronto, e il Fuori Salone con il suo Red Wave, un tappeto rosso che come un’onda si dipanerà tra le strade della città di Merano per segnalare gli eventi che contribuiranno a rendere ancora più ricco il calendario di appuntamenti.
Riapriranno le porte di saloni e auditorium senza restrizioni per i visitatori che incontreranno le aziende selezionate nel corso di un intero anno grazie al lavoro di dieci commissioni di assaggio, coordinate dal patron Helmuth Köcher.
Per il 2022 sono stati valutati 7000 vini, 550 prodotti gastronomici, distillati e birre, in un viaggio attraverso sapori e tradizioni del Belpaese, ma anche in terre più lontane tra le quali la Georgia con la sua storia millenaria, cui sarà dedicato un particolare focus.
Un impegno, quello di Köcher e della sua squadra, che dal 1992 è cresciuto sempre più per individuare prodotti di qualità, dal carattere unico e dal potenziale emozionale, in linea con la filosofia della manifestazione, ispirata dall’intento di condividere con i suoi ospiti ciò che porta in sé il seme dell’eccellenza e che per la 31esima edizione vedrà la partecipazione di 450 aziende italiane, 50 aziende internazionali, 15 consorzi, e due aree regionali dedicate a Campania e Abruzzo.
Novità di quest’anno la stampa della “The Wine Hunter Guide 2022”, una guida dedicata a tutte le aziende che hanno ricevuto un riconoscimento “The Wine Hunter Award”, e la premiazione dei Platinum Award che avverrà durante la cerimonia di inaugurazione in occasione della quale sarà proiettato anche il cortometraggio del regista Carlo Guttadauro, una ricostruzione della genesi della manifestazione, un omaggio alle radici, alla tradizione, alla sua storia e alla viticoltura dell’Alto Adige.
Ad aprire la rassegna sarà il Summit “Respiro e grido della terra”, sei incontri e gruppi di confronto in programma tra il 4 e il 5 novembre in cui si parlerà di sostenibilità, uno dei cardini introno al quale sono strutturati i momenti di dibattito e riflessione, innovazione e sicurezza alimentare, emergenza acqua, riconversione delle filiere enologiche in ottica green e certificazioni in viticoltura. Al termine delle attività verrà redatto un manifesto sottoscritto dai partecipanti che sarà consegnato al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. La kermesse si concluderà con una giornata dedicata allo Champagne, al Metodo Classico, alla Biodinamica e alla Mixology che torna dopo il grande successo della scorsa edizione.
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