Sicilia: infrastrutture necessarie per ripartire dal turismo
Turismo e infrastrutture: da qui bisogna ripartire per la Sicilia; questi i principali argomenti di dibattito del convegno di Sicindustria “Infrastrutture e turismo per la crescita della Sicilia”, che si è svolto a Palermo.
Pur avendo una stagione turistica molto importante, la Sicilia lamenta un sistema di infrastrutture non all'altezza.
La mancanza di collegamenti interni ne frena lo sviluppo; ma, al contempo - come si è a lungo discusso durante l'incontro - non ci può essere crescita per l’intera nazione senza la crescita del Sud.
Nel suo intervento il Ministro Centinaio ha sottolineato come il turismo sia essenziale per la Sicilia che non ci riesce ancora a dare il meglio date alcune carenze nelle infrastrutture e nei servizi, soprattutto quelli di accoglienza.
Centinaio ha anche anticipato che si sta lavorando a dei corsi post diploma per innalzare la formazione dei manager e che uno dei primi verrà realizzato proprio in Sicilia perché qui “la formazione è prioritaria”.
Il Ministro ha colto anche l'occasione per sottolineare che sia auspicabile nel breve tempo avviare una nuova politica unitaria che utilizzi il tricolore come simbolo del made in Italy. Il nome Italia non è scritto nella promozione turistica di nessuna regione del nostro Paese e invece sarebbe importante per un'immediata identificazione.
Centinaio ha anche parlato dell'abbandono delle terre con l'impegno del governo ad incentivare i giovani che vogliano diventare imprenditori agricoli. Per questo obiettivo sono stati stanziati 70 milioni di incentivi con la vendita a prezzi di favore di 7.700 ettari.
Per la pesca aumenteranno dal prossimo anno le quote di tonno. Al convegno hanno preso parte anche Antonio Barreca, direttore generale di Federturismo, Giuseppe Cassarà
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