Tanti riconoscimenti per Elvio Cogno

Un bilancio più che positivo per Elvio Cogno: dal Premio L’Espresso come Migliore Cantina 2023 ai tanti riconoscimenti internazionali

7 Lug 2023 - 13:49
Tanti riconoscimenti per Elvio Cogno
Elvio Cogno è la Migliore Cantina 2023 per la guida “I 1000 Vini d’Italia” 2023 de L’Espresso, riconoscimento che conferma quanto gli ultimi mesi siano stati ricchi di soddisfazioni per l’azienda vinicola di Novello (CN). Diversi i vini premiati da prestigiose testate di settore quali Forbes, Wine Enthusiast e Decanter. Dal Barolo alla Nascetta fino al Nebbiolo passando per il Moscato d’Asti e alla Barbera d’Alba, i vini dell’azienda sono applauditi dalla critica a livello mondiale e nazionale. Per citarne alcuni: Kerin O’Keefe conferisce 98 punti al Barolo Ravera 2019, Wine Enthusiast dà 92 punti alla Barbera d’Alba Bricco dei Merli 2020, Vinum e Decanter apprezzano il Barolo Ravera Riserva Vigna Elena 2017 dandogli rispettivamente 19 e 97 punti, mentre in occasione della premiazione come Migliore Cantina 2023 L’Espresso ha assegnato 100 punti al Barolo Ravera 2019. “La soddisfazione di comparire in riviste e testate autorevoli, nazionali e internazionali, è un’enorme fonte di felicità” Affermano Valter Fissore e Nadia Cogno, alla guida della cantina. Non dimentichiamo mai quanto dietro a tutto questo ci sia il lavoro quotidiano di persone legate al nostro vino e al nostro territorio, che rimangono per noi quanto di più importante abbiamo. I nostri successi sono anche e soprattutto i loro”.
Fondata nel 1990 a Novello, l’Azienda Agricola Elvio Cogno raccoglie l’eredità di una famiglia che produce vini tipici delle Langhe da quattro generazioni, sempre nel nome dell’assoluta qualità e del rispetto del territorio. Dai vigneti di proprietà vengono prodotti vini espressivi, complessi ed eleganti come il Langhe Nascetta “Anas-cëtta” di Novello, da un vitigno autoctono a bacca bianca a lungo dimenticato e solo negli ultimi anni riscoperto, e quattro diverse espressioni dell’inimitabile cru Ravera; è proprio ad Elvio Cogno, alla figlia Nadia e al genero Valter Fissore, oggi alla guida della cantina, che si deve l’inizio della valorizzazione di questo cru, oggi rinomato in tutto il mondo.
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