L'Umbria del vino all'appello. Obiettivo: i mercati internazionali
Permettere al vino umbro di essere più competitivo nei mercati internazionali è l'obiettivo che si pone la Regione Umbria, illustrato e perorato in occasione del Vinitaly a Verona.
"Ogni anno la Regione - ha spiegato l'assessore all'Agricoltura dell'Umbria Fernanda Cecchini - mette a disposizione una somma consistente che si aggira attorno ai 6,5 milioni di euro per le Organizzazioni comuni di mercato (Ocm) del vino e questo ha consentito di ammodernare e innovare vigneti e cantine".
Ma l'assessore invita a recuperare umiltà e buon senso per poter fare un salto di qualità. Riprendere il vecchio progetto 'Speciale vino' potrebbe significare creare un obiettivo comune per lo sviluppo del vino umbro.
L'Umbria si è presentata al Vinitaly 2019 con "Umbria wine experience" curato da Umbria Top Wines (società cooperativa del vino umbro che raggruppa la maggioranza delle aziende vitivinicole regionali) grazie al bando Psr Umbria 2014-2020 Mis. 3.2.1 voluto dalla Regione Umbria.
Il padiglione ha accolto i visitatori attraverso la presenza coordinata di 54 aziende vitivinicole e con le atmosfere, i suoni, i sapori e il buon vivere del "cuore verde d'Italia". Aziende che salgono a 67 se si considera quanti hanno preferito esporre con propri stand.
Un Vinitaly pieno di eventi e presentazioni per la regione umbra, che ha voluto fare della coesione e del lavoro comune il proprio obiettivo per il futuro. In Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, con una produzione di 700mila ettolitri l’anno, la superficie vitata ammonta circa a 13.000 ettari, con una dimensione media aziendale di poco superiore all’ettaro.
La produzione media degli ultimi anni si è attestata intorno ai 700mila ettolitri: 13 le Doc, 2 le Docg, 6 le Igt.
Le esportazioni di vino umbro all’estero hanno raggiunto nel 2018 quota 34 milioni e 362 mila euro con un aumento dello 0,9 per cento rispetto all’anno precedente.
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