Airbnb: siglato accordo con amministrazioni sarde
Per la prima volta in Italia Airbnb sigla un accordo collettivo con più amministrazioni. Il patto stipulato dalla piattaforma con i comuni sardi di Dorgali, Arzachena, Golfo Aranci, Olbia, Posada e Santa Teresa di Gallura permetterà di includere la tassa di soggiorno nel prezzo complessivo del servizio. L’accordo, infatti, consente ad Airbnb di incassare direttamente l’imposta – calcolata tra il 3 e il 5% sul prezzo del soggiorno - e riversata in un secondo momento nelle casse dei Comuni. Una misura che aiuterà a combattere l’evasione fiscale e che fa salire a 16 il numero delle amministrazioni locali che sono riuscita a trovare un accordo con il colosso californiano. Stesso tipo di accordo è stato trovato con il comune ligure di La Spezia, ma solo in fase sperimentale, al termine della quale si potrebbe far passare in via definitiva la nuova modalità di riscossione del tributo. Altre grandi città come Torino e Milano hanno già da tempo adottato questa soluzione, semplificando di molto un annoso problema burocratico legato a questa nuova modalità di soggiorno introdotta da Airbnb.
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