Al via la 21esima edizione de I Migliori Vini Italiani
Prende il via oggi 13 febbraio e proseguirà fino al 16 febbraio al Salone delle Fontane dell'EUR a Roma la 23esima edizione de I Migliori Vini Italiani, evento ideato da Luca Maroni, analista sensoriale di fama mondiale, che riunisce a Roma ogni anno la migliore produzione vitivinicola d’Italia.
L'evento si aprirà con la premiazione delle eccellenze vitivinicole italiane decretate dalla 24esima edizione dell'Annuario dei migliori vini italiani.
Il volume ha evidenziato che il comparto vinicolo in Italia è in grande forma, come racconta Luca Maroni: “La vendemmia 2019 è stata di grande qualità anche se non abbondantissima in quantità. I vini presenti nell’annuario 2020 sono vini del 2018 e 2017 di qualità eccezionale, in particolare i rossi del 2017, i migliori dal 1985. Il vino in questi anni sta assumendo sempre di più un valore intrinseco qualitativo, con uve sempre più ricche e sempre meglio trasformate enologicamente dai produttori. La parola d’ordine è: profumo, profumo, profumo! Si berrà sempre più con il naso, perché a fare la differenza sono già gli aromi e i sentori che assumono una consistenza quasi palpabile.”
[caption id="attachment_53465" align="aligncenter" width="2560"] Luca Maroni[/caption]
Al Salone delle Fontane il pubblico potrà degustare - senza limitazioni e in piena libertà - le produzioni più importanti delle cantine italiane al massimo della loro eccellenza.
Luca Maroni condurrà per mano gli ospiti durante le sue degustazioni guidate e i suoi laboratori sensoriali alla scoperta dei Migliori Vini in Degustazione. Comprendere tutto questo sarà inaspettatamente semplice, grazie al metodo sensoriale ideato da Luca Maroni. Tale metodo mostrerà, in modo immediato, intuitivo e privo di sovrastrutture, come il vino rivela la ricchezza (o integrità), l’equilibrio (o armonia fra i componenti) e l’integrità (cioè la mancanza di difetti di trasformazione).
Un susseguirsi di eventi, presentazioni, attività, laboratori guidati da sua sorella Francesca Romana Maroni, CEO dell’azienda, vedranno protagonisti il vino e le più particolari produzioni agroalimentari. Con lei ci saranno anche il Prof. Sergio Bellanza, Presidente dell’Accademia delle Arti Erboristiche. Le erbe e le loro suggestioni olfattive nel vino saranno descritte e valorizzate, recuperando l’antica tradizione che dagli antichi egizi e dalle civiltà affacciate sul Mediterraneo utilizzavano il vino abbinato alle erbe aromatiche e mediche per produrre profumatissimi “enoliti”, cioè pozioni alcoliche e curative, arrivando fino ai nostri giorni.
Gli altri protagonisti dei laboratori condotti da Francesca Maroni, saranno Franco Franciosi, Chef patron di Mammaròssa che ha dato vita a “Quote”, progetto di catalogazione dei prodotti abruzzesi in base all’altitudine, dal mare alle vette degli Appennini; Riccardo Pepe, chef del Donna E Bistrot – Elizabeth Unique Hotel Rome, che racconterà la sua sapienza sulla preparazione del pane, alimento, unico e ancestrale; Mattia Michelangeli di Eden Lab, che racconterà e insegnerà a preparare i mitici arancini; Antonello Egizi, maestro affinatore abruzzese di formaggi assieme a Silvia Carpane, titolare del Gin Bar romano Buseto ed infine, le Chicche della Tuscia.
Dopo il successo dello scorso anno torneranno le bellissime degustazioni cibo/vino con A CENA CON LUCA MARONI, rinnovando la magia di un evento nell’evento.
Animeranno la manifestazione le performance musicali curate della Francigena in Jazz e Swing. Il gruppo “Viglione, Creni, Gattone” accompagnerà la serata di venerdì 14 febbraio con un repertorio di jazz e brani della tradizione manouche, nello stile di Django Reinhardt, trasportando i presenti dall’atmosfera jazzistica americana a quella charmant della Parigi anni ’30 e ’40. Domenica 16 febbraio si esibiranno i “The Swing Barriques”. che proporranno repertori di Ellington, Porter, Gershwin, facendo vivere il brio degli anni 1920/1940.
I principali protagonisti saranno comunque sempre i produttori vitivinicoli che racconteranno le loro etichette: “Ho seguito con costanza tanti produttori – racconta Luca Maroni – e sono stato felice di vedere che molti hanno compiuto grandi investimenti e studi per produrre vini sempre migliori. Mi sono trovato a far loro i complimenti per il notevole lavoro svolto: hanno dato vita a prodotti di grande valore che ho avuto il piacere di commentare e valutare. Ma la cosa più bella è stata il loro entusiasmo che cresce ogni anno di più.”
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