Anche Massimo Renda di Caffè Borbone tra i Cavalieri del Lavoro 2023

Tra le personalità operanti nell'industria food&beverage nominate dal Presidente Mattarella lo scorso due giorno Cavalieri del Lavoro anche Massimo Renda, presidente e fondatore di Caffè Borbone

5 Giu 2023 - 09:15
Anche Massimo Renda di Caffè Borbone tra i Cavalieri del Lavoro 2023
Massimo Renda, Presidente e Fondatore di Caffè Borbone, è tra i 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su proposta del ministro dello Sviluppo economico, del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Sen. Adolfo Urso, insieme al Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, On. Francesco Lollobrigida. Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa. I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante, attraverso lo sviluppo d’impresa, alla crescita economica e sociale e all’innovazione. Particolare attenzione è posta ai valori che sono alla base dell’onorificenza: la specchiata condotta morale e civile, nel rispetto dei principi etici e della sostenibilità sociale ambientale e di buona governance. Considerando le nuove nomine, i Cavalieri del Lavoro sono attualmente 639. Massimo Renda è stato insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro distinguendosi nel settore dell’industria alimentare per aver fondato e portato al successo Caffè Borbone, azienda di torrefazione e vendita di caffè, oggi secondo marchio di caffè per quote di mercato e prima azienda per contribuzione alla crescita della categoria del caffè monoporzionato in Italia. Nel 1993 Massimo intuisce le potenzialità del mercato dei distributori automatici di caffè e apre una piccola attività autonoma di distributori automatici che in pochi mesi diventa la Renda Distributori di Massimo Renda. Dopo cinque anni, l’azienda conta 200 clienti distribuiti su tutto il territorio campano. Forte del successo della Renda Distributori, nel 1998 nasce L’Aromatika S.r.l, azienda con cui Massimo dà il via all’attività di produzione in-house di macchine da caffè a cialda, di torrefazione e confezionamento di caffè monoporzionato, un business all’epoca ancora poco conosciuto ma che ha sancito il successo odierno di Caffè Borbone. Il marchio Caffè Borbone nasce ufficialmente nel 2001, partendo da una sede produttiva di appena 200 mq, fino ad arrivare all’attuale, nel distretto industriale di Caivano, con una superfice produttiva da oltre 22.000 mq coperti e oltre 98 tonnellate di caffè prodotto. Caffè Borbone in poco tempo viene annoverato tra le migliori torrefazioni campane e diventa sinonimo di caffè di qualità riconosciuta da migliaia di clienti. Nel 2002 Massimo entra nella compagine sociale della Didiesse Srl specializzata nella produzione di macchine da caffè. Dopo aver ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato e responsabile della Ricerca&Sviluppo per L’Aromatika e Didiesse, Massimo cede il 60% del capitale di L’Aromatika a Italmobiliare Spa dell’Ing. Carlo Pesenti, anch’egli titolato oggi Cavaliere del Lavoro e oggi membro del CDA di Caffè Borbone. L’azienda viene poi rinominata Caffè Borbone S.r.l, in cui Massimo Renda ricopre tuttora il ruolo di Presidente del CDA. A vent’anni dalla sua nascita, Caffè Borbone ha chiuso il 2022 con un fatturato pari a 262,7 milioni di euro. L’azienda è presente in 57 paesi nel mondo, conta circa 300 dipendenti trainando il mercato del caffè monoporzionato in Italia. È leader nel comparto cialde e terzo player nel segmento capsule grazie alla distribuzione capillare in tutti i canali distributivi. “Sono onorato per questo titolo che il Presidente ha deciso di conferire non solo a me ma a tutte le persone che hanno contribuito alla crescita di Caffè Borbone. Devo il titolo all’azienda e a tutto quello che ha significato per me sin dal 1998. Caffè Borbone è una realtà florida, che si è evoluta in breve tempo grazie ai giusti investimenti in innovazione di prodotto e di processo e alle giuste scelte di distribuzione commerciale, nonché un’azienda nata e cresciuta all’interno di un territorio che è da sempre culla dell’industria alimentare italiana. Sono orgoglioso di essere tra gli imprenditori campani nominati Cavalieri del Lavoro, sperando di essere uno stimolo per tante altre realtà del Made in Italy” ha dichiarato Massimo Renda, Presidente e Fondatore di Caffè Borbone.  width= Tra i nuovi Cavalieri del Lavoro figura anche Carlo Pesenti, membro del CDA di Caffè Borbone. Nato il 30 marzo 1963, sposato, padre di sei figli, Laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano, Master in Economia e Management all’Università Bocconi, Carlo Pesenti è Consigliere Delegato di Italmobiliare. Fondata nel 1946 e quotata alla Borsa di Milano nel 1980, Italmobiliare è una delle principali holding di investimento italiane con un portafoglio diversificato di partecipazioni e investimenti il cui Net Asset Value supera i 2 miliardi di euro. Italmobiliare investe in aziende eccellenti del made in Italy e le accompagna in un percorso di crescita sostenibile improntato alla creazione di valore condiviso nel tempo. Nel 2018 Italmobiliare è entrata in Caffè Borbone, di cui detiene una partecipazione del 60%, dando ulteriore impulso al piano di crescita, sviluppo e internazionalizzazione della società. Ecco le altre personalità del mondo dell'industria alimentare nominate dal presidente Mattarella: Roberto Danesi, presidente di Danesi Caffè, azienda di famiglia attiva nell’importazione, torrefazione ed esportazione del caffè. Nel 1970, quale direttore commerciale, ne avvia l’internazionalizzazione con la creazione di una rete di distribuzione in 16 paesi europei e l’apertura di uffici commerciali ad Atlanta, New York, Los Angeles e Miami. Oggi l’azienda è presente sul mercato con cinque linee di prodotto: macinato, in grani, monorigine, cialde e capsule. Lavora sulla filiera corta attraverso l'acquisto della materia prima direttamente da piccoli produttori nel Centro e Sud America e in Africa. Occupa 35 dipendenti. Armando De Nigris, presidente del Gruppo De Nigris, leader nella produzione di aceto e di aceto balsamico di Modena IGP con una capacità produttiva annuale di 30 milioni di litri. Fondata nel 1889, rappresenta il 27% delle esportazioni di aceto italiano nel mondo. Ne ha sviluppato la capacità produttiva realizzando tre stabilimenti in Emilia Romagna e affiancando alla sede storica di Afragola un ulteriore sito produttivo a Caivano. Oggi il Gruppo è presente in 52 paesi con un export dell’85%. Controlla oltre il 90% delle materie prime necessarie alle produzioni avvalendosi di serbatoi con una capacità totale di 60 milioni di litri per lo stoccaggio. Occupa 165 dipendenti.
armando de nigris
Armando De Nigris
Piernicola Leone de Castris, dal 2010 amministratore delegato dell’Antica Azienda Vitivinicola Leone de Castris, impresa di famiglia fondata nel 1665 a Salice Salentino. Alla fine degli anni Ottanta vi fa ingresso per diventarne nel 1991 direttore generale. Ne sviluppa la produzione con investimenti in innovazione di processo e la realizzazione di nuove etichette con vitigni DOC pugliesi, quali il Primitivo di Manduria, il Copertino e il Locorotondo. Oggi l’azienda si sviluppa su una superfice di 300 ettari, di cui 200 coltivati a vigneto. Ogni anno produce oltre 2 milioni di bottiglie con un export di circa il 50%. Occupa circa 70 dipendenti. Ha fondato il Museo del vino “Piero e Salvatore Leone de Castris”. Francesco Paolo Valentini, dal 1980 amministratore dell’azienda vitivinicola di famiglia Valentini, che si sviluppa su una superfice di 250 ettari a Loreto Aprutino, di cui 70 vitati e destinati alla coltivazione di Trebbiano, Montepulciano d’Abruzzo e Cerasuolo. I trattamenti in vigna sono effettuati con prodotti tradizionali a base di rame e zolfo e la fermentazione in cantina è spontanea, senza lieviti selezionati e senza temperatura controllata. Per scelta enologica, l’azienda ha basse rese per ettaro e una produzione annuale non superiore alle 50 mila bottiglie. Occupa circa 15 dipendenti.
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