"Apicoltura è agricoltura": sul Garda il convegno a difesa e tutela delle api
Si è tenuto a Lazise sul Garda "Apicoltura è agricoltura" convegno internazionale a difesa e tutela delle api, al fine di raccontare la straordinaria biodiversità di uno degli insetti più amati dal mondo dell'agricoltura italiana e non solo.
Il convegno è stato organizzato dalla Federazione apicoltori italiani (Fai) in collaborazione con il Comune di Lazise nell’ambito della trentanovesima edizione della fiera "I giorni del miele" conclusasi il 7 ottobre.
Affrontati numerosi temi: dalle emergenze legate ai parassiti delle api (tra cui la varroa) e all’invasione della vespa velutina (calabrone asiatico), insetto predatore che si nutre in particolare di api, oppure la varroa destructor, parassita ormai endemico per il quale occorrono strategie di lotta coordinate su tutto il territorio nazionale.
Al confronto conclusivo hanno partecipato anche esponenti politici nazionali ed europei; il senatore Gianpaolo Vallardi, Presidente della commissione agricoltura del Senato, ha ricordato il disegno di legge in corso di discussione sulla valorizzazione delle piccole produzioni agroalimentari di origine locale, "per dare la possibilità a tutti gli agricoltori e a chi trasforma prodotti animali e vegetali in piccole quantità di poterli vendere direttamente al pubblico".
Gli europarlamentari Giancarlo Scottà (Lega) e Marco Zullo (M5s) hanno assicurato l’impegno nel portare avanti in Europa il tema della tutela e dell’incentivazione dell’apicoltura.
Zullo ha parlato di quattro filoni d’azione: il piano per combattere la mortalità delle api, il controllo della provenienza del miele, la formazione degli apicoltori, il sostegno economico da parte dell’Ue in caso di alveari distrutti.
Alla tavola rotonda hanno partecipato anche il vicepresidente nazionale di Confagricoltura Matteo Lasagna e il colonnello Franco Mason, comandante dei Carabinieri forestali di Verona. I numeri sono stati dati dal presidente nazione della Fai Raffaele Cirone: in Italia si contano circa 75mila apicoltori (per un totale di 1,5 milioni di alveari), di cui ancora il 30% non è registrato all’Anagrafe apistica nazionale. È stato stimato in 1,5 miliardi di euro, infine, l’apporto del comparto apistico al Pil nazionale.
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