Assobibe soddisfatta del rinvio della Plastica Tax, ma ora si punta alla cancellazione
È stato accolto positivamente dalle aziende del comparto dei soft drink il rinvio a gennaio 2022 dell’entrata in vigore della Plastic Tax.
È stato accolto positivamente dalle aziende del comparto dei soft drink il rinvio a gennaio 2022 dell’entrata in vigore della Plastic Tax, contenuto nella bozza del Decreto Sostegni-bis. Una boccata di ossigeno per un comparto tra i più colpiti dalle misure restrittive attuate nei confronti dell’Horeca, ma l’obiettivo, come spiega Giangiacomo Pierini, Presidente ASSOBIBE, l’associazione di Confindustria che rappresenta le aziende produttrici di bevande analcoliche, è giungere all’abolizione di una tassa che drena liquidità necessaria per la ripartenza senza effetti sull’Economia Circolare.
“Bene il rinvio della Plastic Tax, è un segnale importante di attenzione da parte del Governo. Ma il problema è solo rinviato”, dichiara Giangiacomo Pierini, “Più che nuove tasse da applicare tra qualche mese, in un momento ancora lontano dalla normalità pre pandemica, è indispensabile definire percorsi che favoriscano gli investimenti in innovazione e ricerca, vero driver per la ripartenza e la crescita sostenibile”.
In Italia l’83% degli imballaggi in plastica post consumo sono raccolti e recuperati (da consorzi autonomi o dal sistema Conai, finanziati dalle imprese) e il 62% delle bottiglie del settore immesse sul mercato viene riciclato. Serve però fare meglio anche alla luce degli obiettivi fissati dalla UE su alcune plastiche, tra cui il PET usato nelle bottiglie.
Negli ultimi anni le aziende hanno ridotto l’impiego di materia prima vergine attraverso programmi di light weighting (ad esempio -20% di PET utilizzato nelle bottiglie) e si sono poste l’obiettivo di arrivare a impiegare imballaggi riciclabili al 100% e bottiglie con un contenuto minimo del 50% di plastica riciclata entro il 2025. Inoltre, entro il 2030 le bottiglie in PET saranno realizzate al 100% di materiale riciclato.
“I produttori di bevande faranno la propria parte – conclude Pierini –, ma è essenziale accompagnare le imprese e facilitare la raccolta differenziata e il recupero di materiale da avviare a riciclo così da facilitare l’approvvigionamento di PET riciclato necessario alla produzione di nuove bottiglie, in coerenza con i principi di circolarità”. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]