Unione Italiana Food: Lavazza e Barilla insieme per l'agroalimentare italiano
Lavazza e Barilla insieme per creare una rappresentanza dell'agroalimentare italiano nel mondo che unisce 450 imprese tra Pmi e big con 35 miliardi di fatturato. Si chiude un percorso avviato con la crisi delle materie prime agricole del 2008 che ha portato alla formazione dell'Unione Italiana Food che nasce dalla fusione tra Aidepi e Aiipa, due delle più importanti associazioni del settore alimentare italiano, in rappresentanza di alcuni dei comparti simbolo del made in Italy (dolci, pasta, caffè, cioccolato e altri prodotti), per un totale di quasi 500 imprese. Si tratta dell'associazione di tutela più grande d'Europa, che vanta una doppia firma prestigiosissima. Presidente della nuova realtà è Marco Lavazza, vicepresidente Paolo Barilla: circa 800 brand che finiscono sulle tavole degli italiani e degli amanti del cibo italiano di tutto il mondo.
Si tratta della conclusione di un percorso avviato un anno fa in maniera concreta ma che trae origine dalla fusione con Aidi in Aidepi della Unipi, la vecchia associazione dei pastai. Una rivoluzione che nasce, come già anticipato, dalla crisi della pasta del 2008 durante la quale cattiva gestione e bolla dei prezzi causò lo scioglimento delll'Unione e il coinvolgimento dell'Aidepi.
Una stagione di mancanza d’offerta e ingresso della finanza in chiave speculativa mise a rischio il piatto principe dell'Italia.
Le aziende che fanno parte di Unione Italiana Food sono grandi marchi e Pmi radicate sul territorio, che rappresentano tanti simboli del Made in Italy. Prodotti come caffè, pasta, cioccolato, gelati, prodotti da forno (e da ricorrenza, come Pandoro e Panettone), confetteria e chewing gum, surgelati, sottoli e sottaceti, salse, sughi e condimenti, minestre, confetture e miele, alimenti per la prima l'infanzia, integratori alimentari, ortofrutta fresca confezionata, nettari di frutta e ortaggi, tè, infusi e tisane, spezie ed erbe aromatiche.
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Prodotti italiani di grande valore sul mercato internazionale e l'Unione servirà anche da supporto per le aziende italiane nelle strategie di export.
"È indispensabile fare squadra e che imprese e associazioni di categoria lavorino di concerto con le Istituzioni sui programmi di incentivi mirati, sugli accordi commerciali internazionali e sull'attività di contrasto a fenomeni quali la contraffazione o l'Italian Sounding" sostiene Marco Lavazza. "Uniamo le nostre forze - aggiunge Paolo Barilla - per condividere competenze e fare passi in avanti su temi strategici per il nostro settore. Tra tutti l'internazionalizzazione e la crescita dei nostri prodotti sui mercati di tutto il mondo".
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