Buoni Pasto: la rivoluzione del terminale unico. Intervista con Antonino Cuttonaro, presidente di KQ

Abbiamo intervistato Antonino Cuttonaro di KQ, per capire come la nuova normativa sta cambiando il mercato della ristorazione e dei buoni pasto.

10 Giu 2025 - 12:48
Buoni Pasto: la rivoluzione del terminale unico. Intervista con Antonino Cuttonaro, presidente di KQ

ATTUALITÀ - Il settore dei buoni pasto sta attraversando una rivoluzione normativa che sta cambiando radicalmente le regole del gioco per tutti gli operatori del settore Horeca. Con l'introduzione del tetto massimo del 5% sulle commissioni e l'obbligo per i terminali di gestire almeno quattro emettitori, molti ristoratori e gestori di locali stanno ripensando la loro strategia di accettazione dei buoni pasto. Un cambiamento che può trasformare ciò che prima era spesso un costo proibitivo in un'opportunità concreta di business. 

Abbiamo intervistato Antonino Cuttonaro, Fondatore & Presidente di KQ SpA, azienda leader nelle soluzioni per i buoni pasto, per capire come la tecnologia italiana stia guidando questa trasformazione e quali vantaggi concreti possano ottenere i professionisti della ristorazione che decidono di adeguarsi alle nuove normative.

Qual è il cambiamento più significativo nel settore dei Buoni Pasto?

Il mercato sta vivendo una vera rivoluzione.  A seguito dell’ultima normativa in materia, le commissioni applicate dagli emettitori dei Buoni Pasto agli esercenti non potranno superare la soglia del 5%, ed il terminale deve poter gestire almeno 4 emettitori. Normativa già applicata nell’ultima gara Consip. Questo cambia completamente le regole del gioco.

Cosa comporta concretamente questo cambiamento?

Prima ogni emettitore Day Up, Edenred, Pellegrini, Pluxee e gli altri - forniva il proprio terminale. Un esercente si ritrovava con 3-4 terminali sul bancone, ognuno con i propri costi mensili che potevano arrivare complessivamente anche a 40-50 euro al mese. Ora un singolo emettitore non può più avere una rete esclusiva perché deve condividere il terminale con almeno altri 3 competitor.

Come risponde KQ a questa nuova esigenza?

Siamo presenti da 30 anni nel mercato e siamo stati i primi a sviluppare una soluzione totalmente realizzata in Italia che abilita la spendibilità di tutti i buoni pasto inclusi i più diffusi come Edenred e nelle varie tipologie (cartacei, carte magnetiche, app mobile) con un unico POS. Inoltre, i nostri terminali, se richiesto dall’esercente, possono gestire anche i pagamenti con carte di credito, bancomat, bollettini di pagamento, ricariche etc.

Qual è il vantaggio economico per gli esercenti?

I numeri parlano chiaro e te lo dico schematicamente. Oltre alle commissioni per transazione:

  • Prima: 3-4 terminali × costi individuali = circa 40-50€/mese + commissioni dal 15-18%

  • Ora: 1 terminale × 30€/mese + commissioni massimo 5%

  • Risparmio potenziale: 1.000-2.000€ all'anno anche per esercenti con volumi minimi

Quali sono i costi specifici della vostra soluzione?

Abbiamo strutturato un'offerta molto semplice, chiara e particolarmente vantaggiosa, in grado di ridurre i costi per l’esercente che gestisce anche pochi buoni superiore al 70%. Per tutti coloro che desiderano avere maggiori dettagli è possibile, scansionando il QrCode in calce, entrare in una nostra pagina dedicata.

Il terminale è fornito gratuitamente?

Sì, il terminale viene dato in comodato d'uso gratuito. Utilizziamo dispositivi bancari standard come Ingenico e Pax, che sono già certificati per i pagamenti e che noi abbiamo adattato per gestire tutti gli emettitori di buoni pasto.

Quali sono le difficoltà tecniche maggiori?

La sfida principale è stata integrare tutti gli emettitori in unico terminale che è possibile usare anche per le transazioni bancarie e superare le certificazioni molto stringenti. Al momento siamo una delle pochissime aziende certificate per gestire anche tutti i buoni Edenred.

E per il Vending?

Nel vending siamo praticamente l’unica azienda. La distribuzione automatica ha esigenze ancora più specifiche per le regole di utilizzo del buono e non tutti i device possono gestire correttamente la normativa. La nostra soluzione inoltre permette al gestore di distributori di accettare tutti i buoni pasto senza dover cambiare le macchine, se l'azienda cliente cambia fornitore di buoni.

Su quali segmenti vi concentrate?

Il nostro focus principale è l’Horeca, senza ovviamente trascurare tutti gli esercizi dove vengono spesi i buoni pasto.

Quale risposta state ricevendo dal mercato?

Ottima. Molti merchant che avevano abbandonato l'idea di accettare buoni pasto per gli alti costi ci stanno ripensando. Con commissioni che scendono dal 15-18% al 5% massimo e un solo terminale invece di 3-4, l'appeal è maggiore.

Avete creato una società dedicata?

Sì, per essere ancora più performanti, abbiamo costituito KQ Pay al 100% di proprietà di KQ, che si occuperà di gestire tutti i terminali, che potranno essere utilizzati per tutti i pagamenti sia di buoni pasto che bancari bollettini ricariche etc. Attualmente abbiamo circa 5.000 terminali attivi e, grazie ad accordi già presi, cresceranno sensibilmente a breve.

Per info: adesioni.kq@gmail.com

Horecanews.it informa ogni giorno i propri lettori su notizie, indagini e ricerche legate alla ristorazione, piatti tipici, ingredienti, ricette, consigli e iniziative degli chef e barman, eventi Horeca e Foodservice, con il coinvolgimento e la collaborazione delle aziende e dei protagonisti che fanno parte dei settori pasticceria, gelateria, pizzeria, caffè, ospitalità, food e beverage, mixology e cocktail, food delivery, offerte di lavoro, marketing, premi e riconoscimenti, distribuzione Horeca, Catering, retail e tanto altro!

Compila il mio modulo online.