Caffè Horeca: il mercato cresce del +4,4%. L'indagine di Competitive Data

Report Competitive Data: caffè Horeca cresce 4,4% a valore ma cala a volume. Crisi per torrefazioni deboli, opportunità per quelle solide.

30 Lug 2025 - 12:47
Caffè Horeca: il mercato cresce del +4,4%. L'indagine di Competitive Data

INDAGINI E RICERCHE - Competitive Data ha pubblicato l'edizione 2025 del report Caffè nel Canale Horeca, un'analisi dettagliata che esamina l'andamento del mercato nell'ultimo triennio e presenta previsioni fino al 2029. Le torrefazioni oggetto dello studio rappresentano una quota di mercato aggregata del 87,6% a valore e del 81,3% a volume, sviluppando un fatturato aggregato totale di 4.870,0 milioni di euro considerando tutti i canali e prodotti.

Nel 2024 le vendite di caffè torrefatto nel canale Horeca hanno registrato una crescita a valore del +4,4%, raggiungendo 738,3 milioni di euro. Questo risultato è stato determinato dall'ulteriore crescita dei prezzi medi che hanno compensato la flessione registrata a volume, evidenziando una dinamica di mercato complessa e contrastante.

Il repentino rialzo dei costi del caffè verde, con il raggiungimento dei massimi storici per l'Arabica, unito alle criticità logistiche e ulteriori costi aggiuntivi legati al conflitto mediorientale, hanno messo in seria difficoltà le torrefazioni. Queste aziende hanno potuto trasferire solo parzialmente gli aumenti sui listini, creando una pressione significativa sui margini operativi.

Il quadro economico è stato ulteriormente complicato da tassi di interesse che non hanno completato la discesa, un accesso al credito ancora poco favorevole e cambiamenti penalizzanti nelle abitudini di consumo. In questa situazione critica, l'equilibrio economico dell'attività di vendita è stato messo sotto pressione, con l'attenzione delle aziende interamente rivolta al capitale circolante.

Numerose torrefazioni sono entrate in crisi, soprattutto quelle già compromesse dal punto di vista patrimoniale e finanziario. Queste aziende non hanno avuto altra scelta se non incrementare in maniera consistente i prezzi di vendita in tempi brevi e rivedere contemporaneamente la politica di sconti, condizioni e servizio per mantenere la sostenibilità economica.

Al contrario, hanno tratto vantaggio le torrefazioni più solide, che hanno potuto calmierare meglio gli aumenti di listino, mantenere costante il livello di servizio e sottrarre clientela alle prime. Queste aziende sono riuscite di fatto a trasformare un contesto difficile in opportunità di crescita e consolidamento.

La concorrenza di prezzo si è ulteriormente inasprita, complice un canale dei bar in saldo negativo per altri 4.337 punti vendita nel 2024. Le performance migliori le registrano quelle torrefazioni che già nel 2023 e 2022 mostravano indici di competitività molto alti, includendo attività di innovazione e sostenibilità.

Nel 2024 le aziende più competitive non solo guadagnano quote di mercato, ma alcune riescono anche a migliorare i margini. Un risultato eccezionale se confrontato con il preconsuntivo delle medie del canale Horeca per il 2024 che mostra indicatori reddituali scesi ai livelli del 2022.

La mappa dell'elasticità degli esercenti Horeca rispetto al prezzo praticato dai torrefattori, calcolata per il 2024, mostra solo pochissime regioni con buon livello di anelasticità, dove la quantità domandata varia in proporzione minore rispetto alla variazione del prezzo applicato.

Il calcolo del potenziale dei mercati esteri più attrattivi per il caffè italiano nel canale Horeca nel 2025 considera consumo pro capite, reddito medio, crescita specialty, tariffe, reti distributive e altre numerose variabili. Il Vecchio Continente prevale con cinque Paesi, mentre gli USA rimangono nelle prime posizioni nonostante la questione dazi.

È da evidenziare l'ingresso tra i primi dieci posti di ben tre Paesi dell'area asiatica. Guardando ai 7 anni successivi, sono cinque i Paesi dell'area asiatica ad entrare nella classifica delle top 10 per potenziale di mercato, indicando un significativo spostamento geografico delle opportunità.

Il potenziale regionale per il 2025 decresce progressivamente dal Nord verso il Sud e Isole, ma emergono notevoli differenze all'interno delle singole aree. Si registrano punteggi molto diversi tra Calabria e Sicilia, o tra Trentino Alto Adige e Piemonte, Marche e Toscana. Nel complesso, l'area del Triveneto migliora maggiormente la propria attrattività nel 2025.

A differenza dell'anno scorso, quando già a luglio il 2024 era quasi definito, quest'anno le differenze sono sensibili fin dal 2025, a seconda che si verifichi lo scenario base o quello peggiore. Il 2026 dovrebbe rappresentare la base per un successivo rilancio nello scenario base, mentre per quello peggiore bisognerà aspettare il 2027, per arrivare alla forbice massima di 60 milioni di euro di differenza tra i due scenari nel 2029.

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