Convivialità domestica, lauti pranzi, cene da più portate, ricette tipiche e non solo, il Natale sta arrivando e fervono i preparativi per realizzare menu indimenticabili. Ma quali pietanze popolano le cucine del Bel Paese durante le Feste? La tradizione suggerisce una cena a base di pesce in occasione della Vigilia e un pranzo ricco di prelibatezze di terra il 25, ma in fondo al cuore ognuno ha una predilezione speciale: cena o pranzo? Vigilia o Natale? Pesce o carne? Per rispondere a questo eterno dilemma,
Everli – il marketplace della spesa online – ha analizzato gli acquisti effettuati sul sito e via app in occasione delle festività e ha condotto un’indagine ad hoc tra i consumatori dello Stivale.
Natale 2022: per 8 italiani su 10 la tradizione non si batte, ma fanno capolino menu veggy o vegan (10%)
Fino a qualche decennio fa, le usanze erano chiare: nel centro e sud Italia si festeggiava la Vigilia con un cenone “di magro”, mentre al nord era d’obbligo il pranzo del 25 a base di carne. Oggi i dati di Everli mostrano come al diffondersi di nuovi stili alimentari, affiorino anche menu delle festività "alternativi" e, tra una portata di carne e una di pesce, faranno capolino
piatti veggy o vegan, scelti da 1 italiano su 10 (10%). Nonostante questo trend emergente,
sarà la tradizione a dettare ancora una volta le regole: la maggior parte degli italiani si diletterà davanti ai fornelli preparando ricette tipiche (80%) e solo poco più di 1 su 10 (13%) proporrà ai suoi commensali cibi gourmet. Ad aprire le danze delle festività 2022 ci saranno infatti formaggi e crudité di pesce, prediletti in occasione della Vigilia dal 53% e dal 40% degli intervistati, mentre sulle tavole del 25 il crudo di mare lascerà spazio ad antipasti di carne, come tartine (73%) e salumi (53%). Irrinunciabile, poi, un primo di pasta fresca o ripiena, purché rigorosamente con sugo di carne – una portata tanto amata dagli italiani che per essa fanno uno strappo alla regola: è la preferita non solo in occasione del Natale (53%), ma anche durante il cenone del giorno prima (21%).
Scottona, pollo e salmone, sono loro a popolare le tavole natalizie dello Stivale
La spesa per le festività è spesso una corsa contro il tempo. Come mostrano i dati di vendita di Everli, è proprio dal 20 al 24 dicembre che si registra un’
impennata d’acquisto di carne e di pesce.
I consumatori tricolore che prediligono un menu di terra portano in tavola ricette che vedono il bovino, nello specifico la prelibata
scottona, e il
pollo protagonisti, entrambi presenti ben 11 volte nella top 30 delle carni più acquistate. Durante le feste, infatti, c’è chi non rinuncia a un goloso hamburger di scottona (che occupa il 1° posto della classifica), chi prepara saporiti ragù con il macinato di questa carne pregiata (6°) o chi opta per una tartare (16°) per un antipasto di gran classe. A contendersi lo scettro di “carne Regina del Natale” c’è anche il pollo: forse perché estremamente versatile o perché perfetto per un pasto “light” dopo le abbuffate delle festività, nel carrello prenatalizio finiscono anche fettine di petto di pollo (2°), fusi (3°), straccetti (4°) e Cordon Bleu (5°) per far felici i più piccoli.
Se tra bovino e pollo gli italiani non riescono a scegliere, sul pesce non ci sono dubbi: il “Re” delle feste è il
salmone. Dalla sua versione affumicata, al 1° posto tra le varietà di pesce più acquistate, al filetto di salmone al naturale (2°) fino a tagli dal sapore orientale come il sashimi (6°), questa specie del nord Atlantico occupa ben 15 posizioni su 30 del ranking dei prodotti di mare più venduti. Tra chi sceglie un menu “di magro”, particolarmente apprezzato è poi il pesce bianco, come merluzzo (5°), orata (10°), baccalà (14°), platessa (18°) e persico (20°).
Da nord a sud, dalla carne al pesce: la mappa delle preferenze del Bel Paese
Paese che vai, usanze che trovi: i dati di vendita di Everli mostrano un interessante spaccato delle preferenze regionali e, contrariamente alla tradizione,
non è il sud a scegliere ricette di mare in occasione delle Feste, ma Trieste. Osservando la top 10 delle province che più spendono per carne e pesce, il capoluogo friulano è infatti l’unica provincia a comparire solo nella classifica degli amanti del menu “di magro” (al 7° posto). Le preferenze dei triestini? In primis il salmone, ma anche capesante e rombo. Inoltre, benché presenti in entrambi i ranking, anche a Roma e Genova si preferisce il pesce: in linea con il trend nazionale, il salmone è sempre presente, ma la Capitale segna nella lista della spesa anche le vongole, mentre in Liguria si aggiunge il polpo.
Piemontesi e lombardi optano invece per la carne. A Torino vince di poco un menu tradizionale a base di pollo, salsiccia e scottona; lo conferma il fatto che il capoluogo piemontese è al 2° posto della top 10 delle province italiane che più spendono per la carne, mentre scivola al 3° quando si parla di pesce. Allo stesso modo anche i vicini lombardi scelgono un menu di terra, soprattutto a Varese e a Monza, dove il pescato non sembra apprezzato tanto quanto la carne. In particolare, i varesini celebrano il Natale esclusivamente con piatti a base di pollo, bovino e suino e si preparano anche per il Capodanno, facendo scorta di cotechino e zampone.
Infine, c’è chi preferisce non schierarsi nell’eterna lotta “carne contro pesce” e per Natale porta in tavola un
menu “mari e monti”,
come avviene a Milano. La città meneghina è infatti in 1° posizione in entrambe le classifiche: è qui che in occasione delle festività si spende di più sia per acquistare carne (pollo, scottona e salsiccia) sia per comparare pesce (salmone e spada, in primis). Anche in Emilia-Romagna non ci si risparmia quando si tratta di sapori e quantità e si imbandiscono le tavole con prelibatezze di ogni tipo. Nello specifico, a Bologna, Forlì-Cesena e Rimini in occasione delle Feste si servono sia piatti a base di pesce – dagli antipasti con salmone affumicato a secondi di pesce bianco, senza dimenticare gustosi primi alle vongole – sia portate in cui la carne la fa da padrone, con una predilezione particolare per il macinato: del resto, è questa la patria del ragù, delle lasagne e dei tortellini.
Carne: la top 10 delle province italiane |
1. |
Milano (Lombardia) |
6. |
Genova (Liguria) |
2. |
Torino (Piemonte) |
7. |
Varese (Lombardia) |
3. |
Roma (Lazio) |
8. |
Padova (Veneto) |
4. |
Bologna (Emilia-Romagna) |
9. |
Monza (Lombardia) |
5. |
Forlì-Cesena (Emilia-Romagna) |
10. |
Rimini (Emilia-Romagna) |
Pesce: la top 10 delle province italiane |
1. |
Milano (Lombardia) |
6. |
Bologna (Emilia-Romagna) |
2. |
Roma (Lazio) |
7. |
Trieste (Friuli-Venezia-Giulia) |
3. |
Torino (Piemonte) |
8. |
Padova (Veneto) |
4. |
Genova (Liguria) |
9. |
Rimini (Emilia-Romagna) |
5. |
Forlì-Cesena (Emilia-Romagna) |
10. |
Monza (Lombardia) |
FONTE: Everli - I dati riportati sono calcolati sulla base degli acquisti effettuati dagli utenti di Everli tramite sito web o app nei periodi da 01.12.2019 a 06.01.2020 e da 01.12.2020 a 06.01.2021. Le informazioni sono raccolte in forma anonima e vengono utilizzate a scopo esclusivamente statistico. La survey è stata condotta in Italia a novembre 2022.
Everli
Nata nel 2014, Everli è il principale marketplace europeo per la spesa online. La mission aziendale è quella di garantire maggior serenità alle persone, riducendo le complessità della spesa: annullando code, file per il parcheggio e borse pesanti, Everli permette agli utenti di concentrarsi solo sull’aspetto piacevole dello shopping, ovunque ci si trovi. Con offerte settimanali esclusive sui migliori marchi e la policy “100% spesa perfetta garantita”, che tutela il consumatore con sconti e rimborsi in caso di eventuali errori o prodotti mancanti, l’utente può godersi un’esperienza d’acquisto semplice e sicura, senza preoccupazioni.
Con uffici a Milano, Verona e Varsavia, l’azienda conta un team internazionale di circa 200 persone, più di 100 partnership con retailer e industria di marca, quasi 4 milioni di ordini consegnati. Il servizio è attivo in 61 province italiane e 47 città polacche.