CIRFOOD e sostenibilità: il nuovo Position Paper 2020
Per le aziende di ristorazione risulta sempre più importante l’attenzione all’ambiente. CIRFOOD promuove il nuovo Position Paper 2020.
Il nuovo Position Paper 2020 dell’Alleanza per l'Economia Circolare presenta la road map verso un modello economico circolare: cinque obiettivi e 23 azioni di dettaglio finalizzate a sfruttare appieno il potenziale di sviluppo economico, sociale, ambientale e di decarbonizzazione legato all’economia circolare. Un aumento del 7% degli investimenti, una riduzione del 10% dei costi per le materie prime, oltre a 700.000 nuovi posti di lavoro in Europa al 2030.
CIRFOOD è parte dell’Alleanza per l’Economia Circolare, nata nel novembre 2017, insieme a 17 grandi imprese tra le più importanti nei rispettivi settori. Oltre a CIRFOOD, leader nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare aziendale, sono parte dell’Alleanza: A2A, Aquafil, Bvlgari, Cassa Depositi e Prestiti, Cetena (Gruppo Fincantieri), CIRFOOD, Costa Crociere, Enel, ERG, FaterSMART, Gruppo Hera, Intesa Sanpaolo, NextChem (Gruppo Maire Tecnimont), Novamont, Salvatore Ferragamo, TH-Resorts e Touring Club Italiano.
Imprese interpreti di una economia trasformativa che non spreca risorse, che preserva il capitale naturale, che coniuga competitività e sostenibilità ambientale. Una trasformazione che rivede, innovandoli, i processi produttivi e i modelli di business.
L’Alleanza ritiene che si presenti oggi un’occasione unica per rilanciare un impegno coordinato e deciso a favore di un nuovo modello di sviluppo. La crisi Covid-19 ha rafforzato quanto la crisi climatica faceva presagire e mostrato come i sistemi (naturali, economici e sociali) siano fortemente interconnessi: perseguire un modello economico circolare non rappresenta solamente una scelta obbligata ma è un’opportunità di rilancio della competitività del Paese. Questo è possibile tramite un impegno condiviso di tutti gli stakeholder, su cinque obiettivi principali, declinati in azioni di dettaglio, che l’Alleanza ha individuato in: definizione di una governance efficace e di un quadro strategico per l’economia circolare; semplificazione dell’impianto normativo; supporto all’innovazione sostenibile; definizione di sistemi di misurazione e KPI; formazione, comunicazione e sensibilizzazione.
Questo passa dall’interpretazione dell’economia circolare come driver per l’innovazione per il Paese, e per un cambio di paradigma dei sistemi produttivi, da ridisegnare e innovare al fine di consentire la chiusura dei cicli e il ricorso a materia ed energia rinnovabile. La visione dell’Alleanza presuppone uno sviluppo circolare che parta dalla valorizzazione delle eccellenze italiane, e che si concretizzi, da una parte con un sostegno alle imprese per favorire innovazione sostenibile, e dall’altra con un coinvolgimento e supporto alle filiere, per permettere di estendere la vita utile dei prodotti e mantenere il loro valore.
“Per CIRFOOD l'Economia Circolare è l'approccio da cui non vogliamo prescindere per ripensare ai nostri modelli di ristorazione, dalla produzione fino al servizio, valutando l'intero ciclo di vita dei prodotti per arrivare ad un sistema a sprechi zero e totalmente sostenibile. Per questo CIRFOOD ha aderito con entusiasmo all'Alleanza Italiana per l'Economia Circolare, convinta che il confronto e la condivisione di idee ed esperienze con altre imprese, anche di settori diversi, possa contribuire allo sviluppo di soluzioni innovative a beneficio di un modello di economia rigenerativa per il bene del nostro pianeta.”
In particolare, CIRFOOD, come leader nella ristorazione, è fortemente impegnata in:
1. Riduzione degli sprechi alimentari e non. Sono i cittadini i primi ad essere sempre più sensibili verso il problema dello spreco alimentare, e stanno di conseguenza cambiando le proprie abitudini di acquisto e consumo. Secondo i dati dell’indagine Waste Watcher, il 65% degli Italiani provvede a un check della dispensa prima di fare la spesa, il 61% congela il cibo a rischio deperibilità e il 54% cerca di prevenire controllando la quantità di cibo ottimale prima di cucinarlo. Il 48% sperimenta ricette con cibo di recupero dagli avanzi del pasto prima, ma solo il 34% richiede al ristoratore una borsa per trasportare a casa il cibo che non è riuscito a consumare. Ma sono soprattutto le imprese a dover fare la loro parte dall’approvvigionamento delle materie prime al momento del consumo in tavolo.
- Per questo motivo, CIRFOOD, lavora su sistemi che permettano di ottimizzare i consumi di materie prime attraverso la dotazione di uno strumento informatico per il calcolo del fabbisogno dei prodotti necessari alla realizzazione dei pasti, integrato con gli altri sistemi in uso in CIRFOOD per la gestione delle ricette e dei menù usati in fase di progettazione. CIRFOOD mantiene quindi coi propri fornitori una comunicazione preventiva dei fabbisogni annui in termini di quantità stimata per singola categoria merceologica.
- La riduzione dello spreco alimentare passa inoltre da un’ottimizzazione della logistica. Dal 2019 è attiva una collaborazione con Associazione Solidarietà, per recuperare dalla piattaforma logistica centralizzata Quanta Stock and Go, di proprietà di CIRFOOD, materie prime che per varie ragioni (l’eccedenza di prodotto o l’approssimarsi della data di scadenza) non possono essere utilizzate dalle cucine. I prodotti sono distribuiti tra diverse associazioni del territorio, impegnate nella lotta alla povertà tra cui gli Empori Solidali, mense dei poveri, Caritas, parrocchie, garantendo in questo modo il diritto a un’alimentazione sana e generando al contempo un alto valore sociale. Dalla piattaforma Quanta Stock and Go sono stati devoluti da settembre 2019 ad oggi 5000 kg di alimenti, questo anche a causa della chiusura di diverse strutture per la pandemia.
- Le donazioni riguardano inoltre il recupero dei pasti non consumati o non distribuiti, ma ancora commestibili e li dona ad enti caritatevoli del territorio per perseguire un duplice scopo: evitare gli sprechi alimentari e dare un contributo concreto alle famiglie in difficoltà. Nel 2019 sono stati donati oltre 76 mila pietanze e 2 tonnellate di alimenti.
- Tutto questo, non sarebbe possibile senza la formazione al personale di servizio sulle tecniche e metodologie di accettazione, stoccaggio, conservazione delle materie prime in entrata, sui diversi metodi di lavorazione, cottura e conservazione che consentono minor spreco alimentare e maggiore appetibilità,
- Infine, l’attenzione di CIRFOOD non è rivolta solo a politiche che limitino gli sprechi alimentari, ma riguarda tutte i materiali in uso. In particolare, l’azienda ha definito un accordo con la società ESOSPORT, attiva nel settore del recupero e valorizzazione dei rifiuti, per il riciclo delle scarpe antinfortunistiche dei dipendenti che verranno destinate a progetti di responsabilità sociale a favore della comunità, come la realizzazione di pavimentazioni per parchi giochi e piste di atletica.
Compila il mio modulo online.