Cocktail bar e cucina a quattro mani: l'Hotel Diana si rinnova

L'Hotel Diana riapre il Diana Cocktail Bar e presenta il nuovo chef Umberto Vezzoli: menu territoriale e atmosfera cosmopolita

18 Dic 2025 - 11:55
Cocktail bar e cucina a quattro mani: l'Hotel Diana si rinnova

RISTORAZIONE - La stagione natalizia 2025 porta con sé una ventata di rinnovamento per lo storico Hotel Diana di Roma. La parola d'ordine? Novità, declinate su più fronti: dalla riapertura di uno spazio chiuso da anni all'arrivo di una nuova figura ai fornelli.

Torna il cocktail bar dopo la pausa post-pandemia

Dopo la chiusura forzata seguita all'emergenza sanitaria, il Diana Cocktail Bar riapre i battenti al piano terra con una veste completamente rinnovata. Gli interni sono stati ridisegnati secondo uno stile moderno e avvolgente, dove predominano le tonalità del rosso mattone abbinate al tortora, creando un'atmosfera insieme contemporanea e accogliente.

La proposta gastronomica copre l'intera giornata: dalle 12.00 alle 18.00 è disponibile un menu all day che spazia tra diverse ispirazioni culinarie. Si va dalle opzioni vegane alle insalate di tonno preparate secondo ricette orientali, passando per bowl a base di pollo laccato al miele. Non mancano le croccanti pinse farcite con mortadella, burrata e pistacchio, perfette per una pausa golosa.

Dalle 18.00 in avanti, invece, il bar si trasforma nel regno degli aperitivi gourmet firmati dal bartender Gianluca Storchi. Tra i suoi cocktail spiccano alcune creazioni realizzate con il Caelum Dry Gin, un distillato a chilometro zero prodotto nella campagna che circonda la Capitale. L'obiettivo è offrire un'oasi di tranquillità dove rifugiarsi dal trambusto della vicina stazione Termini, sia per una pausa durante la giornata lavorativa che per rilassarsi dopo un giro tra negozi, musei o prima di prendere un treno.

Due chef per una cucina a quattro mani

Ma le sorprese non finiscono qui. L'hotel ha deciso di puntare su un tandem di chef inedito per gestire sia il menu del cocktail bar che quello del ristorante L'Uliveto Roof Garden. Si tratta di Alessandro Pinca, già presente nella struttura, e della new entry Umberto Vezzoli, che porta con sé un bagaglio di esperienze internazionali maturate girando il mondo prima di fare ritorno nella Capitale.

L'idea è quella di dar vita a una cucina contemporanea che sappia essere al tempo stesso vivace e immediata, fondendo le proposte romane e laziali tipiche di Pinca con l'estro cosmopolita di Vezzoli, celebre globetrotter finalmente ri-approdato a Roma.

"Il nostro desiderio, da sempre, è quello di offrire un'ospitalità calda e familiare ma sempre al top", spiega Caterina De Angelis, amministratore delegato e responsabile food&beverage della struttura. "Da qui la decisione di dotarci di una nuova risorsa dall'esperienza cosmopolita, per qualificare ancor più la nostra offerta ristorativa a 360°, dal breakfast alle cene fino al cocktail bar".

Il menu delle festività tra tradizione e contaminazioni

Il duo di cuochi ha ideato un menu speciale per le festività destinato al ristorante L'Uliveto, che prevede anche formule degustazione per la vigilia e il cenone di Capodanno. Tra le proposte emerge una cucina che dialoga con diverse tradizioni gastronomiche pur mantenendo salde radici nel territorio laziale.

L'oro delle Feste è un risotto mantecato preparato con lenticchie e petto d'anatra affumicato che strizza l'occhio alle influenze bretoni. I Contrasti mediterranei propongono tentacoli di polpo in tempura accompagnati da crema di ceci e bottarga, una preparazione croccante che si allunga verso le suggestioni dell'Estremo Oriente.

Il Carré d'inverno presenta un carré di agnello alle erbe con cavolo rosso e cannella, evocando i famosi ovini pré-salé della Normandia. Tuttavia, l'impronta del chilometro laziale voluta da Pinca rimane ben presente: le uova utilizzate per i Rigatoni alla carbonara (piatto sempre presente in carta) provengono dal fornitore Galline Felici, un'azienda avicola situata nel nord di Roma dove gli animali vivono liberi di razzolare all'aperto.

Anche la Tacchinella farcita al tartufo con arance amare rispetta questa filosofia di approvvigionamento locale: arriva infatti dall'allevamento San Bartolomeo, in provincia di Viterbo, specializzato nell'allevamento di polli ruspanti secondo metodi tradizionali.

Un'apertura verso il pubblico esterno

Secondo quanto sottolinea ancora De Angelis, "un grande albergo è per sua natura un luogo di arrivi, soste e partenze", e proprio per questo motivo l'offerta di ospitalità della struttura viene pensata il più possibile su misura rispetto alle esigenze della clientela.

Con la riapertura del Diana Cocktail Bar e la nuova proposta ristorativa – destinata ad arricchirsi progressivamente nei mesi a venire – l'hotel desidera però coinvolgere sempre più il pubblico esterno. L'intento è proporre piacevoli soste gourmet all'interno di un ambiente elegante e accogliente, lontano dalla confusione tipica del contesto metropolitano. "E quale occasione migliore per iniziare se non a Natale?", conclude la responsabile food&beverage.

Cocktail bar e cucina a quattro mani: l'Hotel Diana si rinnova
Cocktail bar e cucina a quattro mani: l'Hotel Diana si rinnova
Cocktail bar e cucina a quattro mani: l'Hotel Diana si rinnova
Cocktail bar e cucina a quattro mani: l'Hotel Diana si rinnova
Cocktail bar e cucina a quattro mani: l'Hotel Diana si rinnova
Cocktail bar e cucina a quattro mani: l'Hotel Diana si rinnova
Cocktail bar e cucina a quattro mani: l'Hotel Diana si rinnova
Cocktail bar e cucina a quattro mani: l'Hotel Diana si rinnova
Compila il mio modulo online.