Il Consorzio Doc delle Venezie mira ai mercati USA
Il Consorzio DOC delle Venezie riunisce tutti gli operatori della filiera produttiva del Pinot grigio del Triveneto per garantire e certificare la qualità e l'origine di questo vino speciale. Il presidente Albino Armani guarda con favore la nuova campagna di comunicazione promossa dall'Agenzia Ice, Italian Wine - Taste the Passion, anche alla luce delle recenti prese di posizione da parte degli Usa in tema di dazi commerciali.
In una nota diffusa all'indomani della decisione dell'Istituto italiano per il commercio estero, che ha stanziato 20 milioni di euro nei prossimi tre anni per esportare il brand vino italiano negli Stati Uniti ed in Cina, Armani auspica che le risorse siano "ben spese per consolidare le nostre produzioni di punta e rafforzare la presenza e lo sviluppo dei vini italiani presenti negli Stati Uniti".
La campagna "Italian Wine - Taste the Passion" fonde insieme vino, lirica e arte e funge da ponte d'ingresso italiano in più ampi mercati come quello statunitense, dove l'Italia è primo fornitore ma solo secondo in valore. Senza considerare il mercato cinese, sempre a caccia di novità e di nuove opportunità.
"Gli Stati Uniti - prosegue Armani - sono il nostro mercato di riferimento con una quota del 37% sul totale dell'export, seguiti da Gran Bretagna con il 27% e Germania con il 10%. Siamo molto attenti alle evoluzioni oltreoceano in materia di dazi commerciali e le restrizioni imposte dal governo Trump su acciaio e alluminio ci preoccupano. Se questo accadesse anche sul vino ne seguirebbero pesanti ripercussioni per tutta la nostra filiera e per l'intero comparto vitivinicolo italiano".
Il Consorzio Doc delle Venezie riunisce tutti gli operatori della filiera produttiva del Pinot grigio del Triveneto per garantire e certificare qualità e origine del vino. La coltivazione del Pinot Grigio nell'area del Triveneto costituisce l’85% della produzione nazionale e il 43% di quella mondiale, con circa 2 milioni di ettolitri (260 milioni di bottiglie) distribuiti su oltre 20mila ettari. Di questi 11.500 in Veneto, 6mila in Friuli Venezia Giulia e 2.800 nella sola provincia di Trento. Un prodotto da preservare e promuovere, che cerca nuove vie d'accesso per imporsi oltreoceano grazie alla sua qualità.
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