Coop rinnova la sua lotta ai pesticidi con una campagna che parte dalle ciliegie
Si comincia con le ciliegie a maggio, poi si passerà a meloni, uva e clementine. Nei reparti ortofrutta dei 1.100 punti vendita Coop ci saranno prodotti senza quattro molecole controverse utilizzate nei pesticidi, tra cui il glifosato. La decisione era già stata annunciata in un evento alla fiera Macfrut a Rimini, la più importante del settore.
L’iniziativa segue la riduzione dei pesticidi avviata 26 anni fa da Coop con la raccolta di firme "Disarmiamo i pesticidi".
Si comincia dalle ciliegie, la prima di 35 filiere di ortofrutta a marchio Coop che saranno man mano coinvolte nell'ulteriore riduzione dei pesticidi, fino all'eliminazione, per un totale di 116 fornitori e di oltre 7mila aziende agricole.
In totale saranno 15 le colture interessate nel corso del 2019.
Nei successivi tre anni queste pratiche verranno estese a tutti i prodotti ortofrutticoli a marchio Coop per un volume complessivo di oltre 100 mila tonnellate di prodotti coinvolti per un valore di 325 milioni di euro.
La riduzione dei pesticidi è stata avviata da Coop, come già detto, 26 anni fa e da allora più di 10 molecole chimiche sono state eliminate dai prodotti interessati.
Coop ha deciso di attivare quel principio di precauzione che ha fatto dire di "No" in altri casi controversi: agli Ogm, all’olio di palma, all’uso diffuso o sistematico di antibiotici negli allevamenti.
L’Italia è tra i primi Paesi in Europa per il consumo di pesticidi per ettaro coltivato. Soprattutto le acque superficiali e sotterranee risultano contaminate da pesticidi con una tendenza in aumento. Il futuro è sempre più legato all'Agricoltura di precisione, applicando le metodologie e le tecniche dell’agricoltura di precisione si realizzano coltivazioni con risparmi di acqua, energia e tempo.
Quando avviamo una nuova campagna, che per noi significa un impegno nel tempo, ci consideriamo un po’ dei pionieri – ha detto Marco Pedroni, Presidente Coop Italia, nell’evento a Macfrut – Lo siamo stati sicuramente nel ’93 quando l’Italia aveva una legge sui pesticidi vecchia di 30 anni e si spargeva nei nostri terreni una media di 3,4 chilogrammi a persona di pesticidi".
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