Tetra Pak e Di Carlo: l'olio di qualità non è solo in vetro
La qualità dell'olio passa anche dal packaging e Di Carlo è il primo ed unico olio prodotto attualmente in Italia in confezioni Tetra Pak.
Tetra Pak è un valido alleato contro la modifica delle proprietà organolettiche dell'olio. A questa conclusione le due aziende sono giunte grazie a una ricerca dell'Università degli studi di Perugia che, su indicazione della Di Carlo, ha valutato gli effetti sulla shelf-life e sulle qualità organolettiche dell'olio confrontando tre alternative: vetro verde, vetro UVAG e cartone Tetra Pak.
La principale alterazione a cui l'olio è soggetto durante la conservazione è l'ossidazione. I campioni sono stati così sottoposti alle stesse condizioni di luminosità, tempo di esposizione alla luce, temperatura, rotazione dei prodotti sullo scaffale che si ritrovano in un supermercato. La protezione offerta dai contenitori Tetra Pak ha consentito all'olio, dopo 300 giorni di scaffale, di mantenere l'80% del valore iniziale di composti fenoli e della Vitamina E. Un risultato giudicato significativo, rispetto al contenitore in vetro UVAG (quello più barrierato), che riesce a preservare solo il 31% dei primi e il 49% della seconda. Anche dal punto di vista sensoriale, le note fruttate si perdono prima nei contenitori di vetro rispetto al tetrapak. L'olio al suo interno, nel periodo analizzato, non diventa aspro al palato, anzi, mantiene le sue caratteristiche organolettiche e le proprietà salutistiche.
I contenitori Tetra Pak sono in grado di ridurre drasticamente l'assorbimento della luce visibile e ultravioletta, limitando l'ossidazione dell'olio extra vergine d'oliva. Senza dimenticare la praticità del formato: infrangibile, leggero e riciclabile.
Di Carlo è stata la prima azienda, e attualmente l'unica, a confezionare olio in Tetra Pak italiano.
L’olio EVO in confezioni Tetra Pak garantisce facilità di stoccaggio, grazie a imballaggi infrangibili e più leggeri con il minimo ingombro, meno camion su strada con conseguenti ridotte emissioni di anidride carbonica nell’aria. Si tratta inoltre di un contenitore fatto prevalentemente di carta, risorsa naturale e rinnovabile per di più proveniente da foreste certificate secondo rigorosi standard internazionali.
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