Cresce sempre più il software GetYourBill: aiuta i ristoratori e punta a 2 milioni di fatturato
Cresce ancora GetYourBill, sistema innovativo che agevola le transazioni economiche digitali, apprezzato da molte catene di ristorazione
Ultroneo, azienda fintech ideatrice del sistema GetYourBill per la fatturazione elettronica diretta, non accenna a diminuire la sua corsa: nata 5 anni fa uno spin-off dell'Università di Udine punta ad un fatturato di 2 milioni di euro per il 2021. Attualmente registra un +62% di fatturato rispetto al pre-pandemia, con più di 10.000 clienti che attualmente si affidano al servizio, tra i quali spicca una buona percentuale di ristoratori italiani.
Con questa tendenza di crescita, ora l’ex start-up è pronta per affacciarsi al mercato estero.
L’applicazione GetYourBill, nata nel 2014, è un sistema innovativo per emettere fatture e altri documenti di vendita in modo veloce e senza errori, dal punto vendita, in mobilità o tramite ecommerce. Nasce dunque da un’esigenza concreta: il bisogno di ottimizzare il momento del pagamento, evitando gli errori nell’emissione dei documenti fiscali e le lunghe attese alla cassa. Il risparmio di tempo per ogni operazione è significativo, si stima un passaggio dai 3 minuti ai 30 secondi.
“Negli ultimi due anni abbiamo avuto un incremento notevole, – afferma il fondatore Alvise Abù-Khalil – in Italia dal 2019 la legge prevede che le fatture siano solo in formato elettronico e non più cartaceo, dallo scorso aprile anche lo scontrino è obbligatoriamente digitale. Questo, ha creato non poche difficoltà a diversi esercenti e liberi professionisti. Il nostro intento è sempre stato quello di creare un software capace di agevolare tali procedimenti, che fosse alla portata di tutti. Semplice, efficiente, veloce”.
La normativa sulla fatturazione elettronica in Italia si basa sulla Direttiva Europea 2014/55/UE che organizza la fatturazione elettronica in tutta l'Unione Europea con un focus sugli appalti pubblici. Motivata dalla possibilità di migliori controlli fiscali e quindi dalla riduzione delle frodi e da una riscossione più rapida, l'Italia è stato il primo paese ad estendere la portata della direttiva al fine di imporre l'uso della fatturazione elettronica a tutte le transazioni business-to-business, anche per piccole quantità.
“Il ristoratore o il parrucchiere s’interessa a portare avanti il proprio mestiere, perché dovrebbe perdere tempo prezioso per seguire l’iter della fatturazione? – continua Abù-Khalil - ed è così che, in poco tempo, molti esercenti hanno capito che GetYourBill avrebbe tolto loro tutta la complessità nata con il nuovo obbligo. Tra il 2018 e 2019 abbiamo avuto un forte incremento di clienti: oggi oltre 10.000 esercenti si affidano al nostro servizio, contiamo 500.000 partite iva che hanno ricevuto almeno una fattura emessa con GetYourBill sul territorio nazionale. Tra questi, una buona percentuale è rappresentata da catene di ristorazione leader in Italia. Nonostante il difficile periodo del lockdown, che ha coinvolto in particolar modo tale settore, nel 2020 abbiamo ottenuto un +68% in paragone al fatturato 2018 e un +235% di esercenti attivi”.
Un po’ di numeri.
Il fatturato, per l'"ex startup" è notevole: dai 118 mila euro del 2017, alla previsione di 2 milioni entro il 2021. L’innovazione risiede soprattutto nella velocità: il software recupera in pochi secondi tutti i dati necessari alla compilazione di una fattura da motori di ricerca certificati, grazie alla semplice digitazione della partita iva del cliente o del suo codice fiscale, senza necessità di chiedere altri dati ed evitando la classica compilazione manuale. Da qui, viene generata la fattura che passa direttamente all’Agenzia delle Entrate e viene conservata digitalmente secondo i termini di legge. Al momento, si si integra con i dispositivi hardware e i processi più comuni del checkout: tramite cassa, smartPos e nel mercato online. “Abbiamo creduto sin da subito nel valore di questo progetto. Oggi, dopo pochi anni dalla nascita, possiamo dirci soddisfatti ma non intendiamo fermarci, vogliamo esportare il nostro sistema e il ‘saper fare’ italiano anche nel mercato estero”, conclude il fondatore Alvise Abù-Khalil. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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