Fatturato in crescita per il Gruppo Mutti
Fatturato in crescita per il Gruppo Mutti che ha chiuso il 2018 con 308 milioni di euro e un significativo +16,7% e un'ebitda stabile a 25 milioni.
Mutti è il leader italiano nella trasformazione del pomodoro e per il prossimo anno prevede un aumento dei ricavi del 10% grazie soprattutto ad un incremento delle exoport.
L'Europa resterà il primo driver, ma il gruppo di Parma punta ancche sugli Stati Uniti dove all'inizio dell'anno scorso ha aperto una filiale proprio con l'obiettivo di affermare il proprio prodotto d'eccellenza nel mercato a stelle e strisce. Altri due mercati molto importanti per Mutti, sono l'Australia e Israele.
Sul mercato estero i risultati di Mutti la collocano nel 2018 come la marca numero uno in Europa, mentre prosegue il rafforzamento della leadership a livello europeo sul mercato dei derivati del pomodoro, con una quota del 10.6% (+0.6 punti vs 2017), più di due volte superiore a quella del maggiore concorrente.
Quello europeo è un primato raggiunto a valore in sette paesi europei: Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Slovenia oltre l'Italia, con i tre nuovi ingressi di Francia, Slovenia e Danimarca e importanti consolidamenti in Svezia (16.2% quota a valore, + 2.4 punti vs. 2017), in Norvegia (20.9% e +1.7 punti) e Finlandia (23.3% e +1.4 punti). Sul mercato domestico Mutti ha rafforzato nel 2018 la propria leadership in Italia sia a valore, con una quota del 29.4% (+0.8 vs anno precedente), sia a volume con una quota del 21.6% (+0.8 vs anno precedente).
Nel corso di un incontro a Milano l'ad Francesco Mutti ha parlato di risultati più che soddisfacenti: in un mercato domestico in contrazione del 4%, "il valore fatturato Italia è cresciuto del 2,8%, quello estero del 17%".
Nel futuro non sono previste acquisizioni né la Borsa che "non sarebbe compatibile con la nostra natura: siamo un'azienda ciclica che fa un solo raccolto all'anno".
A tenere per il momento lontana l'ipotesi di una quotazione, anche una salda capacità di investimento e un buon rapporto con il socio Verlinvest, entrato in Mutti spa nel 2016 con il 24% circa, mentre il restante 75,5% fa capo alla Red Lions, la holding della famiglia Mutti.
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